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Un'estate... in serie: le migliori da guardare (parte 2)

Seconda parte del nostro speciale per l'estate sulle serie da guardare o ri-guardare. La prima parte qui.

DR HOUSE
Genere: medical
L’ultima puntata dell’ottava serie è stata vista da più di 5 milioni di spettatori.
Trama (da Movieplayer): in ogni puntata il cattivo è una malattia da sconfiggere e l'eroe un dottore combattivo e anticonvenzionale, Gregory House, che non si fida di nessuno, tanto meno dei suoi pazienti.

“Tutti mentono” secondo Gregory House, e questa convinzione elimina qualsiasi possibilità di transfer medico-paziente. House non entra quasi mai in contatto con i pazienti, solo con le malattie. Ogni patologia è un rompicapo da risolvere, seguendo iter per lo più contrari alla morale e alla legge. Ma alla fine House ha sempre ragione. A capo di una squadra di diagnostica, si fa odiare e amare, e la serie è anche il percorso di lotta da parte di House contro la sua malattia (un dolore continuo alla gamba che lo fa zoppicare e lo costringe a usare il bastone). Sulla mente di questo "disumano" dottore, è uscito un libro, La filosofia del Dr. House (Ponte alle Grazie). La serie si è ispirata a una rubrica del New York Times dove si trattano casi clinici “strani”, e uno degli elementi che la rendono maggiormente apprezzabile – oltre ai dialoghi e alle analisi patologiche – è la colonna sonora.



MAD MEN
Alla quinta stagione gli spettatori sono arrivati a 3,5 milioni.
Trama: alcuni pubblicitari lavorano per l'agenzia Sterling Cooper di Madison Avenue, guidati dal dirigente creativo Donald Draper. Ambientata negli anni '60, durante la campagna presidenziale tra il democratico John Kennedy e il repubblicano Richard Nixon, la serie descrive i cambiamenti sociali in atto all'epoca.

Giudicata dal Guardianuna delle serie tv americane per eccellenza, ha vinto un Golden Globe come miglior serie drammatica nel 2008. Indimenticabili alcune citazioni: “La pubblicità si basa su un'unica cosa: la felicità. E sapete cos'è la felicità? La felicità è una macchina nuova, è liberarsi dalla paura, è un cartellone pubblicitario che ti salta all'occhio e che ti grida a gran voce che qualunque cosa tu faccia è ben fatta, e che sei ok”. “Per amore lei intende quel fulmine che ti spacca il cuore, che non ti fa mangiare né lavorare, che ti porta di corsa a sposarti e a fare figli? Il motivo per cui non l'ha provato è che non esiste: quel tipo di amore è stato inventato da quelli come me per vendere calze”. “Quelli con i prodotti migliori hanno i clienti peggiori”.


SONS OF ANARCHY
Genere: crime
Trama: serie ambientata nel micro-cosmo dei "fuorilegge" su due ruote. Jackson Teller, per gli amici Jax, lotta per trovare un equilibrio nella sua vita di giovane padre, tra le sue responsabilità verso il "club" motociclistico Sons of Anarchy e verso la sua famiglia... ma camminare sul filo del rasoio è assai rischioso e prima o poi si rischia di scivolare nel baratro.


È stata criticata da alcuni per l’eccesso di violenza; resta, in ogni caso, una delle serie con le interpretazioni di maggior livello e i migliori colpi di scena. Senza troppi moralismi, vengono trattati anche temi "caldi".


ORANGE IS THE NEW BLACK
Genere: penitenziario
Trama: dramma corale ambientato in un penitenziario femminile. Piper Chapman è stata arrestata per via del suo coinvolgimento con una trafficante di droga, Alex. Per ripagare il suo debito con la società Piper, si ritrova ad abbandonare la sua comoda vita a New York in cambio di una tuta arancione, la divisa carceraria e un nuovo mondo fatto di regole che hanno senso soltanto dietro queste sbarre.
Un’altra serie dai dialoghi che non lascia prendere fiato. Tutta al femminile, girata – per gli esterni – in un ospedale psichiatrico abbandonato. Si basa sulla vicenda di una vera Piper (Kerman), che ha scritto un libro sul suo “soggiorno” in carcere, e che compare nella sigla assieme ad altre detenute del suo penitenziario. Commedia “nera”, non priva di dramma, violenza e sesso esplicito. Compaiono un transessuale, un ex personaggio di Star Trek, una suora di Sister Act, una ex cantante che interpreta una donna muta e una ex tossicodipendente.


PRISON BREAK
Genere: penitenziario
Trama: condannato a morte per l'omicidio di un potente uomo di Washington, Lincoln Burrows si dichiara vittima di un complotto. L'unico a credere in lui è il fratello Michael Scofield, ingegnere edile, che ha architettato un piano per farlo evadere, ma per metterlo in pratica deve farsi rinchiudere nello stesso carcere.
Prison Break è stata notata innanzitutto per l’elevato numero di Paesi in cui viene trasmessa (quasi 50, comprese le isole Figi). Gran parte delle riprese si è svolta nella ex-prigione di Stato “Joliet Prison”, chiusa da alcuni anni. Una delle guardie ha passato sei mesi in un carcere inglese per calarsi nella parte, e nelle prime due stagioni particolarmente simbolici sono i tatuaggi del protagonista, che contengono i dettagli per il piano di fuga e hanno richiesto, a ogni applicazione in sala trucco, almeno cinque ore.


TRUE DETECTIVE
Genere: poliziesco
Durante la trasmissione dell’ultimo episodio della prima stagione, i server della emittente (la HBO) sono andati in tilt a causa dell’elevato numero di accessi alla rete.
Trama: nella prima stagione i detective Rust Cohle e Marty Hart danno la caccia a un serial killer per 17 anni, dal 1995 al 2012. Nella seconda stagione le vicende si trasferiscono a Vinci, immaginaria città della contea di Los Angeles, dove un importante politico locale viene assassinato. Nelle indagini sono coinvolti i detective Raymond "Ray" Velcoro, Antigone "Ani" Bezzerides e l'agente di polizia Paul Woodrugh.

Ogni stagione ha una sua storia, un nuovo gruppo di personaggi, un nuovo mistero o crimine su cui indagare: Prison Break per questo rientra nella categoria delle “serie antologiche”. Protagonisti attori celebri (Matthew McConaughey, Colin Farrell, Rachel McAdams). L’effetto è quello di un film noir vecchio stile con elementi moderni, interpretazioni magistrali e uno script interessante fino alla fine. Il Louisiana, come anche gli altri stati del profondo Sud americano, è uno dei preferiti dai registi di serie tv per gli scenari (selvaggi) e le ambientazioni.


FRIENDS
Genere: sit-com (situation comedy)
L’ultimo episodio, trasmesso nel 2004, è stato visto da più di 50 milioni di spettatori.
Trama: una delle commedie televisive più amate di sempre su un gruppo di sei amici trentenni. Si svolge prevalentemente in due appartamenti e un coffee-bar: Monica, Rachel, Phoebe, Chandler, Ross e Joey condividono sogni, amori, delusioni e speranze fra gag esilaranti e battute dal ritmo serratissimo.

La sit-com è un genere di serie tv iconico, entrato nell’immaginario di più generazioni, con personaggi memorabili che si muovono in pochissime scene, di solito al chiuso. Friends è diventata la serie cult degli anni ’90. Ambientata a New York, nel quartiere di Greenwich Village, è stata però girata a Los Angeles. La famosa sigla di apertura è una canzone del gruppo rock americano dei Rembrandts, I’ll be there for you. Tra i tanti ospiti illustri di Friends c’è anche Bruce Willis.


Questa è la nostra lista per quest’estate, ma di serie ce ne sarebbero tante, tante altre: Dexter, Homeland, E.R., Person of interest, Sex and the city, Lie to me, Fringe, CSI, Happy Days, The Gilmore Girls, Ally McBeal