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Vendo l'aria... e la comprano!

 

Quando si dice vendere... il niente. Che cosa si trova, infatti, nei barattoli di "Air de Montcuq"? Niente. In realtà, tutto. Per un costo di 5,5 euro, 250 litri millilitri di aria salubre prelevata e confezionata in loco nel bel villaggio francese di Montcuq, ideale, come si legge sul sito www.airdemontcuq.fr, per rinfrescarsi le idee e ritrovare l'ispirazione. Il design del packagingè giovanile. Il contenuti, biologico al 100%, è "insostituibile. Consumare una volta sola. Non lasciare aperto".

Prima di questo, abbia visto "Nothing" ("niente"), sfera di plastica trasparente e vuota, il regalo di natale perfetto per gli amici che hanno già tutto, ora venduta su Amazon per 0,99 dollari. Ma anche le bottiglie riempite con raggi di sole o di luna si sprecano...

Eppure l'aria di Montcuq è un successo, che ha superato le aspettative anche del suo creatore, Antoine Deblay, 22 anni, studente. Il progetto è stato lanciato su un sito francese di crowfunding, riscuotendo più di 800 euro in poche settimane, che sono serviti per il sito web e l'imballaggio. In circa venti giorni un migliaio di ordini e migliaia di euro di guadagni. Tutta la rete ne parla.

Molto hanno giocato la bella confezione, la campagna di comunicazione d'effetto, il tono canzonatorio ("Montcuq" richiama l'espressione "mon cul", così "air de Montcuq" è un'assonanza con "aria del mio...". Sì, quello). Quest'aria attrae i curiosi, è autentica (non lo smog di una qualsiasi metropoli) e unica ("Consumare una volta sola"; "Abbiamo raggiunto la quantità massima di prelievo!").

Il giovane Deblay non avrà inventato il prodotto del secolo, ma dimostrano quanto possono la comunicazione e il web marketing, questo sì.