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Dal volume N° 42

Storia di una direttrice vendite nella Gdo: Rossella Brenna e Unes

COME GESTIRE LA GDO, DALL’ANGOLO AD AMAZON

INTERVISTA A ROSSELLA BRENNA
DIRETTORE VENDITE, MARKETING E COMUNICAZIONE UNES

a cura di Maria Bietolini e Tatiana Di Marco

“It’s a men’s world”, è un mondo di uomini: il titolo di questa bella canzone ci viene in mente in alcuni momenti della lunga chiacchierata avuta con Rossella Brenna, manager in un contesto tradizionalmente maschile, oltretutto in una realtà caratterizzata dalla forte personalità dell’AD Mario Gasbarrino.
Unes ha un’organizzazione più che snella e una visione molto ampia: la somma dei due elementi è una quotidiana sfida, ma la nostra ospite non sembra tipo da spaventarsi facilmente!

Lei voleva fare la veterinaria: come si va dalla passione per i cuccioli a quella per i carrelli?
La mia esperienza potrei intitolarla “sangue e arena”: di fronte all’esame pratico nei macelli previsto nel piano di studio, ho deciso di cambiare completamente strada. Sono entrata in Bocconi quasi per scommessa, scegliendo come specializzazione le aziende commerciali. Durante gli studi ho fatto uno stage in Nielsen dove ho approcciato il category management.
A seguire, un’esperienza in un’azienda del Gruppo Despar e poi un passaggio nell’industria, che mi ha permesso di  vedere anche l’altra faccia della medaglia.
Da qui  l’ingresso in Esselunga dove sono arrivata per collaborare come Project Leader al progetto dedicato alla costruzione del Dbase dei dati  “Fidaty”.
Dopo circa 7 anni sono arrivata in Unes e… dopo 12 anni, sono ancora qui e con soddisfazione: dopo quasi 10 anni al marketing & comunicazione, ho assunto la direzione vendite e da inizio novembre 2016 riprendo anche la responsabilità di marketing e comunicazione. Sarà complicato, faticoso, ma per me significa prendere una boccata d’ossigeno e tornare a fare cose che sento molto “confident”.

Un percorso “normale” per una donna nella Gdo?
Sommi due cose: per arrivare al ruolo commerciale l’unica via è quella di essere molto dediti al lavoro e nella grande distribuzione la percentuale di “quote rosa” è tendenzialmente più bassa che nell’industria. Aggiunga che nel 2004 la crisi della grande distribuzione porta il nuovo AD, Mario Gasbarrino, a decidere per un drastico taglio di costi di sede. Io sono tra quelli che restano in azienda nonostante  una visione poco propensa alle “quote rosa”! 
A dispetto di un inizio piuttosto in salita, oggi posso dire di essermela cavata bene. E questo “secondo cappello” del marketing lo considero un ulteriore riconoscimento per i risultati che in ambito vendite siamo riusciti a raggiungere, sia in termini di fatturato che di ottimizzazione dei costi.

Cosa comporta per una donna acquisire autorevolezza e leadership?
Quando mi fu proposta la Direzione Vendite io non avevo esperienza: ma la sfida era avere una persona la cui testa fosse avulsa dalle logiche di vendita. Si trattava di cogliere un’occasione faticosissima, non per un problema di genere, ma semplicemente perché questa funzione in azienda è davvero complessa. Io poi sono fermamente convinta che ricoprire un ruolo direttivo significhi fare delle scelte assumendosene la responsabilità.
Il nostro AD mi definisce un imprenditore, sono una sorta di “battitore libero”: lo ritengo più di un complimento, un riconoscimento!

E non è finita: Rossella Brenna ci ha raccontato come si stanno evolvendo il mercato e il target femminile della grande distribuzione; la partnership con Amazon e il progetto del temporary store #ilViaggiatorGoloso, l'apertura dei punti vendita fino alle 24... tutto sul nuovo numero di V+! Per leggerlo, clicca qui.