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Se il manager fa scappare i collaboratori

Sì, secondo Business Insider ci sono ancora manager che fanno scappare anche i migliori collaboratori.

In nove modi.

1. Più di 50 ore

Alla settimana. Studi dichiarano che oltre questo limite la produttività cala, e non ci si può fare niente. Se l'idea è quella di "premiare" un collaboratore con responsabilità in più, per dimostrargli/le che capiamo il suo valore, dovremmo allora compensare con un aumento o una promozione... altrimenti rischieremo di perderlo.

2. Stimoli

Alias: premi. Vedi punto 1: per quanto un collaboratore possa essere responsabilizzato e riconosciuto, non potrà rimanere sempre nelle stesse condizioni lavorative, soprattutto se parliamo di management.

3. La relazione

Se non esiste nessun legame di tipo umano, anche le collaborazioni lavorative finiranno. E presto. Soprattutto se le ore di lavoro sono tante.

4. Promesse

Abbiamo concordato una certa direzione con il collaboratore e poi non facciamo quello che abbiamo detto? Mmm... Credibilità: puntare tutto. E riconoscere ciò che si promette.

5. Non è giusto

Facciamo attenzione a chi premiamo: lo merita davvero? I premi e gli avanzamenti sono equilibrati? Fermiamoci il giusto tempo per avere la situazione sotto controllo e non elargire... a caso. Succede, succede.

6. Produttività, ma non solo

Risultati sì, ma dietro ci vuole una motivazione: perché chiediamo quello che chiediamo? Perché i nostri collaboratori dovrebbero garantirlo, al di là dello stipendio? Può sembrare retorico, ma vedrete che sarà il motivo per cui, nei momenti di crisi, alcuni vi abbandoneranno e altri no.

7. Autonomia

Spazi per la creatività, opportunità di proporsi: li garantiamo? Esistono?

8. Feedback

No, non quelli dei clienti: i nostri. Ai collaboratori. Va benissimo dar loro una autonomia che certo desiderano (vedi sopra); ma a cadenza regolare ricordiamo di telefonare/scrivere/incontrare per capire a che punto sono. Magari abbiamo lo stesso il quadro della loro attività, ma il confronto è sempre necessario. A qualsiasi livello.

9. Cosa c'è all'orizzonte?

In superficie, gli esseri umani affermano di amare lo status quo; se scaviamo, però, scopriamo che il cambiamento fa bene, anche ai più abitudinari, e soprattutto al business! Quindi proponiamo progetti nuovi - con il dovuto riconoscimento in termini di avanzamento, premi, feedback, autonomia...

Insomma, essere manager significa giostrare tante qualità diverse, anzi opposte. Non è per tutti, ma dà a tutti grandi soddisfazioni.

(immagine: Sebastião Salgado)