Mestiere della Supervisione


Maria Bietolini Maria Bietolini

Dal volume N° 44

Revlon, la bellezza di creare (e vendere) bellezza

 

V+ INCONTRA AFSOON NEGINY,
AMMINISTRATORE DELEGATO DI BEAUTYGE ITALY,
GRUPPO REVLON

Qualche tempo fa, il servizio abbonati mi comunica un corposo numero di attivazioni con l’account revlon.com. Sapete la storia della madeleine di Proust o della ratatouille dell’omonimo film, in cui un profumo o un sapore risvegliano tutta una storia di vita vissuta? Ecco, nel mio piccolissimo è bastata un’associazione visiva: leggere Revlon per me è stato visualizzare Charlie, il primo profumo della mia vita, il regalo della mia zia-mentore per farmi sentire “grande” il primo giorno da liceale.
Dopo sono arrivati prodotti per i capelli e il corpo (erano buoni, profumati e… abbordabili); ma Charlie mi ha accompagnato fino all’università, con la forza del suo bouquet e quella di un’immagine pubblicitaria tanto chic quanto scanzonata – la donna manager che, ehm, “testa” un lato B maschile fece furore a scuola!

Ecco allora che, d’impulso, scrivo a Afsoon Neginy, amministratore delegato e direttore generale di Beautyge Italy, la società del Gruppo Revlon. Veloce scambio di email ed eccomi nel suo ufficio, per una chiacchierata che parte proprio da reciproci racconti di vita.



Inizio con una mia curiosità: come ha scoperto V+?
Sono una vostra lettrice e abbonata dai primi numeri, quando è nato come Vendere di più. Apprezzo l’approccio e trovo che il magazine offra sempre strumenti e stimoli utili: per questo abbono da sempre tutto il team di sede.

Nel numero 42, a novembre, abbiamo dedicato molto spazio al management femminile, perché secondo noi non solo se ne parla ancora poco, ma vive di barriere e problematiche. Come si diventa AD in un affiliato di un gruppo internazionale?
Penso esattamente come fanno gli uomini; la mia è stata una carriera di crescita all’interno della stessa azienda.
È innegabile che ci siano ancora problemi. Nelle direzioni marketing, ad esempio, in genere ci sono molte donne – spesso sono la maggioranza! Ma poi ai livelli dirigenziali i numeri “cambiano sesso” e il top management è prevalentemente maschile, anche nel settore cosmetico. È più facile trovare donne in posizioni apicali nelle aziende padronali: insomma, se sei tu l’imprenditrice, ma fortunatamente non è sempre così.
A me è successo di condividere un lungo percorso in questa azienda, che in vent’anni ha visto molti passaggi e cambiamenti.

Un feedback costruttivo sulle aree deboli è importantissimo: sennò all’improvviso crolla tutto. Invece, a volte, professionisti anche top sono assolutamente non consapevoli di se stessi.
Ecco, questo è un aspetto in cui le donne forse “osano” di più, perché siamo più abituate a dirci tutto. O quasi…

Come si creano e aumentano, nel tempo, le diverse competenze?
All’inizio è avvenuto tutto “naturalmente”: io sono laureata in Farmacia con specializzazione in Cosmetologia, quindi la formulazione dei prodotti è stata la chiave d’ingresso; ma è stata una ottima base tecnica per passare velocemente al marketing, diventando direttore in soli due anni. Nel 2000 sono diventata direttore Business Unit, prima di Revlon Professional poi di Intercosmo, che significa avere la responsabilità delle aree marketing, sales e educational, cioè la formazione. Diciamo l’equivalente di un piccolo direttore generale di un’unità vendite – un modo di… addestrarsi a diventare un “vero” DG!
Ovviamente ogni volta che ho fatto un passo avanti o cambiato ruolo, ho sentito di dover fare degli step formativi – e dico “ovviamente” e “dovere”. Se non si evolvono le proprie competenze, si cammina su una palude: stai su per un po’, ma non sei stabile. E c’è un’altra conseguenza: chi non cresce rischia di non capire cosa è possibile fare e cosa no.
Quindi ho sempre fatto corsi: di marketing, comunicazione e management, anche negli Usa.

Scopri sull'ultimo numero di V+ le altre domande che abbiamo fatto ad Afsoon Neginy: cosa manca alla formazione aziendale? Al di là dei femminismi, qual è il vero contributo che le donne danno in azienda? E quale alle altre donne? Quali sono i freni maggiori alla loro carriera? Leggilo qui.