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Elisabetta Belloni Elisabetta Belloni

Dal volume N° 68

Pmi: l'arma della relazione

 

AISOM E L'ASSOCIAZIONISMO: L’IMPRESA GUARDA OLTRE SE SI GUARDA OLTRE INSIEME

 

Ipsos ha presentato l’indagine “Multifinanziaria Aziende 2020”, che fotografa il “sentiment” delle piccole imprese (fino a 2,6 milioni di fatturato) italiane di fronte all’emergenza da crisi pandemica e lockdown.
In estrema sintesi potremmo dire che le preoccupazioni sembrano concentrarsi nel breve termine, con le conseguenze, i rischi e le sfide legate alla crisi pandemica; nel medio termine l’orizzonte appare invece meno fosco.

Quali sono i rischi da affrontare nell’immediato secondo gli imprenditori?
1.    il 47% indica la disponibilità insufficiente di risorse finanziarie;
2.    il 33% teme difficoltà con i clienti italiani a causa di ritardi o insolvenze nei pagamenti;
3.    il 29% paventa una pressione sui prezzi dovuta alla concorrenza crescente.

Altre evidenze a seguire:
•    il possibile incremento della burocrazia e della regolamentazione (l’Italia ha circa 170 mila norme, contro le 7 mila della Francia e le 5.500 della Germania);
•    possibili problemi con i clienti internazionali;
•    rischi negli approvvigionamenti dai propri fornitori.

Presentando l’indagine Nando Pagnoncelli, amministratore delegato dell’istituto di ricerca, ha detto tra l’altro: “Le realtà che sono arrivate allo scoppio della pandemia con le spalle più robuste, sono maggiormente in grado di affrontare le difficoltà congiunturali”.
Ma la cosa che vorrei sottolineare soprattutto è la considerazione successiva, cioè: “È importante che le piccole realtà in difficoltà siano supportate dal mondo associativo e dalle imprese più grandi, vista l’integrazione ormai esistente a livello di filiere”.

Per carità parlare di mondo associativo potrebbe sembrare “ovvio”: ma ovvio non è, se consideriamo che oltre a presentare modelli molto diversi, è cambiato e si sta ancora evolvendo, con realtà dalla visione e dalla missione innovativi.
L’universo delle associazioni di imprese da anni vede infatti nuovi modelli di rappresentatività – anche molto variegati; e poi nascono nuove associazioni.

NUOVI MODELLI

Senza nulla togliere alle associazioni “storiche” radicate sul territorio, va da sé che i nuovi contesti economici, produttivi e sociali richiedano nuove risposte – e questo tanto più quando la situazione comporta una speciale capacità di accelerazione (come se le necessità di innovazione, digitalizzazione e cambiamento anche gestionale delle PMI non stessero già correndo!).
Quindi è vero che la crisi sociale ed economica scatenata da questo perdurante periodo di pandemia avviene in uno scenario in evoluzione, caratterizzato da una disaffezione progressiva all’associazionismo e da una disgregazione dei modelli associativi tradizionali; ma d’altro lato questa crisi riporta l’attenzione sul valore di proposte composite e unitarie, che possano rispondere subito e in modo nuovo alle mutate esigenze delle imprese e alle esigenze sentite come prioritarie

Le imprese, soprattutto in questo difficile momento economico, non si sentono più rappresentate da associazioni che sono o troppo ingessate o troppo politicizzate o relegate tradizionalmente a un ruolo datoriale per rappresentare e tutelare gli interessi delle aziende loro associate e fornire loro servizi; cercano invece modelli associativi caratterizzati da maggior flessibilità, maggior attenzione ai bisogni reali e al continuo e necessario cambiamento delle PMI.
Questo non è più il tempo delle politiche industriali: oggi molte imprese sono più interessate e concentrate a resistere alla crisi che a sedersi ai tavoli istituzionali di confronto, che peraltro si sono spesso rivelati inefficaci.

UNA RETE SENZA BUCHI

AISOM è nata proprio per dare risposte alle imprese e queste risposte sono messe in atto dagli stessi imprenditori che ne fanno parte puntando su una fattiva filosofia aggregativa intorno a obiettivi condivisi; la sua priorità è quella di fare rete (o networking) in modo moderno e innovativo. Ad esempio attraverso il matching tra imprese, che va dalle occasioni di confronto alla concreta possibilità di sviluppare sinergie per il consolidamento e lo sviluppo.
Certo, la situazione pre-Covid offriva continue occasioni di incontro e di approfondimento create per supportare i nostri associati: dalle prospettive dei mercati internazionali ai focus di settore, all’attenzione sulle tematiche manageriali e organizzative – oltre a eventi e workshop tematici per la presentazione di servizi e partner, supporti consulenziali, opportunità di finanziamento o internazionalizzazione…
Naturalmente più un’azienda partecipa e si sente parte attiva di questa logica e di questo meccanismo maggiori sono i benefici relazionali che ne può trarre.

Va da sé che il lavoro di affiancamento e creazione di relazioni continua anche nelle diverse modalità da remoto: e la forza del network si vede anche da qui.

AISOM
L’Associazione Nazionale delle Imprese nasce nel 2009 come libera aggregazione tra imprese che operano in differenti settori merceologici dell’industria, commercio e terziario nell’area sud occidentale del Comune di Milano e nella sua immediata provincia (Associazione delle Imprese del Sud Ovest Milanese), con l’obiettivo di riunire le energie e le aspettative di molte realtà imprenditoriali per un’ottimizzazione degli sforzi di crescita e di resistenza alla crisi economica – anche attraverso il business matching.
Dal 2015 è divenuta Associazione Nazionale delle Imprese con un costante approccio a diverse realtà provinciali e regionali, anche grazie a un dialogo e un confronto continuativo con gli Enti Istituzionali.