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Valeria Tonella Valeria Tonella

LEGO E LAVAZZA: SULL'OLIMPO DEI BRAND

Avrete sentito che Lego è diventato il primo brand al mondo. Come si fa a stabilire questa posizione? Una grande società (in questo caso Brand Finance) confronta migliaia di marchi sommando reputazione, investimenti, performance di business, prospettive di fatturato. Et voilà: si trova il brand più forte.

Il report si intitola Brand Finance Global 500 e contiene tantissimi dati.

Lego ha superato tutti in termini di familiarità e fedeltà del cliente, promozione, soddisfazione dei collaboratori e livello di "reputation".

L'ultima campagna dei celebri mattoncini, "Tutte le dita sono importanti", si rivolge ai genitori ricordando loro l'importanza della manualità, che non deve morire a completo vantaggio delle tecnologie. Un invito al ritorno all'antica creatività, che ha creato una cerniera tra generazioni. Il top.

E gli altri brand?

L'anno scorso, a quest'ora, a festeggiare era Ferrari. La cui forza, però, sembra stia sbiadendo. I fattori sono tanti: il troppo tempo trascorso dall'ultima vittoria in Formula 1, l'uscita di Montezemolo (che aveva puntato sull'esclusività) e la scelta di Marchionne di puntare al fatturato, scelta che potrebbe portare benefici nel breve, ma logorare nel lungo.

Come valore commerciale, Apple resta sull'Olimpo dei brand. Come forza e dati finanziari, non eguaglia Lego o Ferrari, ma riesce molto bene nel monetizzare le tecnologie, rendendole popolari. Nell'ultimo trimestre Apple ha guadagnato un utile di 18 miliardi di dollari, e il valore dell'azienda è salito a 710 miliardi di dollari.

Il premio di brand che cresce più velocemente va a Twitter: all'inizio del 2014 il suo valore era di 1,5 miliardi di dollari, oggi è di 4,4. Crescono anche altri due giganti, Baidu (il Google cinese) e Facebook, rispettivamente del 161 e del 146%.

Non è sull'Olimpo, ma ha ottenuto un grosso risultato, un marchio italiano: parliamo di Lavazza, che nel 2015 sarà il caffè esclusivo degli US Open, prestigioso e lucroso torneo di tennis americano. Gli spettatori berranno Lavazza nel Lavazza Café, nei ristoranti e negli spazi ospitalità. I vertici di Lavazza hanno manifestato l'intenzione di "trasformare gli Stati Uniti nella nostra seconda casa", allargando la presenza in tutto il Nord America. Lavazza è già partner di altri tornei famosi, come quello di Wimbledon, in Inghilterra, dove ogni anno, da quattro anni, viene servito un milione di caffè Made in Italy.

Fonte: Business Community