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Le aziende che non sanno l'inglese (ma lo richiedono)

Abbiamo parlato di cv "gonfiati" e di candidati che presentano capacità linguistiche che, al colloquio, dimostrano poi di non possedere.

Ma le aziende italiane sono altrettanto preparate?

Prendiamo l'inglese. Fluentifly è un sito creato da ragazzi italiani dove gli utenti possono migliorarlo facendo lezioni online con tutor madrelingua in videoconferenza da casa. Il team è arrivato ormai a 70 componenti, esperti di economia e business, informatici, musicisti. Uno di questi tutor, Zachary, canadese, è stato protagonista di un esperimento: si è recato ad alcune importanti "fiere del lavoro" italiane, chiedendo a diversi stand che posizioni prevedessero per un candidato madrelingua. Le reazioni vanno da imbarazzanti "Ehm" a "C'è qualcuno che parla inglese qui" a "Qui solo italiano". Ai punti informativi non va meglio, e, quando Zachary chiede la strada per i bagni, nessuno sa rispondergli in maniera comprensibile.

Vedere il video per credere.

Nota bene: le aziende in questione richiedono tutte a chi si presenta "un'ottima conoscenza dell'inglese"...