Strategie e tecniche


Valeria Tonella Valeria Tonella

Perché questa campagna sul cancro al seno è da "copiare" (davvero)

 

Su V+ diciamo sempre che sono le soluzioni semplici ma efficaci a vendere.Come Give A Care, prima linea di prodotti veramente pensata per le donne con il cancro al seno.

Dietro al progetto c'è Rethink Brest Cancer, un'associazione di beneficenza con sede a Toronto, Canada, che, dal 2001, non solo fa comunicazione per la consapevolezza, ma lo fa in modo anticonvenzionale, per rendere chiare le reali necessità delle malate più giovani. Le sue campagne sono "ripensate" (da qui il nome "rethink") per discutere dell'argomento "senza paura", con t-shirt colorate, app, eventi. "Il cancro al seno non è una malattia da vecchie signore". Purtroppo. E bisogna adeguare i canoni e gli strumenti di sostegno. "I nastri rosa non bastano" (e ribadiamolo nel mese della prevenzione).

Su quest'onda, nascono i prodotti Give A Care.

"Non è facile sapere cosa fare quando qualcuno che conosci ha il cancro al seno. Certo, fiori e bigliettini sono un bel gesto, ma ci sono regali più utili che possono davvero aiutare a superare i giorni difficili".

Come le caramelle da succhiare quando la chemioterapia crea in bocca un brutto sapore metallico, o come il balsamo labbra per chi, a causa delle cure, ce le ha sempre secche. Oppure il lipstick, perché "toglietemi i capelli, ma non toglietemi mai il mio rossetto".

La creatività, infatti, sta anche negli slogan stampati sui prodotti: vanno dritti al punto, in maniera sincera e ironica, per togliere d'impaccio non tanto le malate (che spesso, dice l'associazione, sono quelle che stemperano di più la tensione), ma i loro amici o la loro famiglia.

 

"Se qualcun altro mi dice che almeno non sembro malata, non potrò più fare a meno della mia crema massaggio contro il mal di testa".

"Disidratazione, tensione e stress mi causavano più mal di testa del solito. Spalmarmi il balsamo sulle tempie e sulle spalle mi dà subito un senso di relax". (Laura, diagnosi a 38 anni)

"Conosco questa sala d'attesa di ospedale come... il palmo delle mie mani ben disinfettate".

"Il gel disinfettante è diventato il mio miglior amico. A chi viene a casa mia chiedo di lavarsi le mani. No ai germi. Il cancro è già abbastanza". (Julie, diagnosi a 31 anni)

"Sono stanca, disidratata e malaticcia. Quindi no, non voglio i vostri burrocacao".

"Pelle secca, labbra secche. Non solo per i trattamenti. Per l'ansia ti mordi sempre le labbra". (Patti, diagnosi a 29 anni)

"Quando la vita ti lancia limoni e quei limoni sanno di chemio, ti servono le caramelle".

"Mi assicuro di succhiare forte una caramella, durante la chemio. Mi aiuta anche a far passare il tempo più in fretta". (Stephanie, diagnosi a 28 anni)

"Non porto questo berretto perché i capelli mi stanno male".

"Ottimo per quei giorni in cui non ne posso più della parrucca". (Dory, diagnosi a 29 anni)

Andate a vedere tutti i prodotti e le loro descrizioni. Sono un esempio di comunicazione azzeccatissima e di prodotti che vanno "dritti al target", con qualità.