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Dal volume N° 25

IL VANTAGGIO DELLA FELICITÀ

IL LEGAME TRA UNA MENTE POSITIVA E LE PERFORMANCE PROFESSIONALI SECONDO SHAWN ACHOR, DOCENTE AD HARVARD. PERCHÉ IL SUCCESSO DERIVA DALLA FELICITÀ, NON VICEVERSA

 

INTERVISTA A SHAWN ACHOR

PER GENTILE CONCESSIONE DI SCUOLA DI PALO ALTO

 

 

Nel corso della sua carriera di ricercatore e docente, Shawn Achor si dedica allo studio della correlazione tra felicità e successo sia nel contesto accademico sia nel mondo del business. Da anni supporta le imprese nella diffusione di una cultura aziendale incentrata sulla felicità delle persone come presupposto per accrescere le performance e, conseguentemente, la produttività. Nel 2007 fonda Good Think Inc. per condividere le proprie scoperte e supportare il Positive Business Movement.

Nel marzo 2013 Achor è stato uno degli ospiti di spicco del Positive Business Forum che si è svolto a Milano, evento internazionale organizzato da Scuola di Palo Alto in cui esperti di fama mondiale hanno illustrato i risultati raggiunti in anni di ricerche nel campo della Psicologia Positiva.

Il concetto di Positive Business non è una novità assoluta nel nostro Paese: la scuola e il suo presidente, Marco Masella, già nel 2003 riconoscevano il ruolo fondamentale del benessere sul lavoro, proponendo un ciclo di convegni dal titolo “L’Entusiasmo in Azienda”. Dieci anni dopo hanno lanciato il programma “Positive Training” e organizzato il Positive Business Forum, durante il quale Shawn Achor ha proposto una nuova etica del lavoro in controtendenza rispetto alla scienza tradizionale.

Dalla sua partecipazione al convegno è tratta l’intervista che proponiamo qui su V+.

 

Lei sostiene che la felicità sia una scelta. Da cosa deriva questa convinzione?

Il cervello è in grado di processare solo 40 informazioni circa al secondo, anche se ne riceve undici milioni. Quando costruiamo la nostra realtà, scegliamo cosa includere e cosa tralasciare. Se il cervello si concentra subito sugli aspetti negativi e sui problemi, poi non ha più risorse per percepire gli aspetti positivi, quindi ciò che vediamo prima diventa l’unica realtà. Se possiamo scegliere di creare abitudini positive, non saremo più schiavi del patrimonio genetico o dell’ambiente circostante. La verità è che la società combatte così tanto contro la negatività da dimenticare quanto può essere potente la positività. Trascorriamo gran parte della giornata al lavoro e, se riuscissimo ad aumentare la positività di quel contesto, potremmo poi cambiare il nostro modo di pensare e agire ovunque, in qualsiasi altro ambito. Possiamo trasformare la felicità in un’etica del lavoro.

 

Qual è il messaggio fondamentale del suo primo libro, Il Vantaggio della Felicità?

La ricerche dimostrano che i risultati ottenuti nel campo dell’istruzione o del business migliorano enormemente quando il cervello è positivo. Ho scritto il libro Il Vantaggio della Felicità [Edizioni Scuola di Palo Alto, 2012] perché sono consapevole dell’importanza e dell’efficacia della felicità in ogni ambito e, nonostante ciò, a volte mi capita ancora di pensare: “Se adesso lavoro di più e più duramente, in futuro avrò successo: allora e solo allora sarò felice”. Tuttavia, questa formula è errata. Il successo è un obiettivo mobile per il nostro cervello. Non saremo mai felici davvero finché la felicità è legata al raggiungimento del successo. Se invece aumentiamo la felicità a monte, trovando metodi per accrescere l’ottimismo e le relazioni sociali e per modificare il modo in cui percepiamo lo stress, il successo aumenterà esponenzialmente. Il segreto sta tutto nel rovesciare la formula: la felicità alimenta il successo, non viceversa.

 

Può suggerirci qualche strategia per cambiare in positivo il nostro atteggiamento mentale?

Se percepiamo il mondo attraverso lo stesso schema per troppo tempo, il nostro cervello si abitua a quello schema a causa del cosiddetto “Effetto Tetris”. Dobbiamo spingere il cervello a bloccarsi entro uno schema positivo per innescare cambiamenti positivi quantificabili e duraturi. Uno dei metodi più efficaci è l’esercizio delle Tre Gratitudini: consiste nello scrivere ogni giorno tre cose per cui si è grati. Dopo tre settimane, il cervello entra in un loop positivo. Ciò dimostra che piccoli cambiamenti alla lente attraverso cui vediamo il mondo sono di fatto in grado di modificare un comportamento che ha una componente genetica.

La vera rivoluzione della ricerca della Psicologia Positiva non è l’aver scoperto che la felicità è un vantaggio, ma che il cambiamento è possibile.

 

Che ruolo giocano le relazioni interpersonali nella costruzione della felicità?

La felicità si diffonde. Grazie alla rete wireless creata dai neuroni specchio che ci mettono in relazione gli uni con gli altri, i benefici del benessere non sono appannaggio solo di pochi. Un singolo cambiamento generato da un’abitudine positiva che scegliete consapevolmente di mettere in pratica aumenta le probabilità di un incremento del livello di felicità e/o di ottimismo che riguarda non solo voi, ma anche i vostri amici, familiari e colleghi. Le relazioni sociali sono, di fatto, uno degli elementi maggiormente in grado di prevedere la felicità. Una ricerca ha dimostrato che l’intelligenza collettiva di un team di lavoro e gli anni di esperienza totali non sono in grado di predire i risultati positivi del gruppo tanto quanto la coesione sociale interna, cioè il grado di connessione reciproca fra i membri del team.

 

Conoscere i princìpi e le strategie che ha illustrato è sufficiente per cambiare in positivo?

Esiste un gap enorme tra informazione e attivazione – cioè il mettere concretamente in pratica le strategie – che si traduce in un divario profondo tra conoscenza e trasformazione. Non dimentichiamo che la felicità è concretamente un vantaggio. Le nostre performance migliorano se il cervello è positivo. Questo dovrebbe portarci a desiderare che la felicità non sia solo la mera conseguenza di una qualsiasi sorta di successo. Se coltiviamo la felicità nel bel mezzo dell’incertezza, dei problemi, degli alti e bassi dell’economia o della nostra vita, possiamo usarla come un vantaggio per aumentare enormemente le nostre probabilità di successo. Se riuscissimo a diffondere questa ricerca e a metterla in pratica quotidianamente, potremmo allontanare il mondo dalla negatività, dallo stress e dalle incertezze e portarlo in una dimensione in cui il nostro comportamento è importante.

 

 

 

Devi allenare il tuo cervello a essere positivo proprio come alleni il tuo corpo. (Shawn Achor)

Felicità non è credere che non abbiamo bisogno di cambiare; è capire che possiamo cambiare. (Shawn Achor)