Pillole


Valeria Tonella Valeria Tonella

Dal volume N° 51

Cosa succede quando la nostra mente... ingrassa

 

 

 

 

Di solito si parla, genericamente, di stress, ma preferisco chiamarlo “sovrappeso mentale” (come fa anche il sito lamentemeravigliosa.it), perché rende meglio l’idea: un carico eccessivo di pensieri, ma di pensieri negativi, inerti e quindi improduttivi.


Il cervello è progettato per elaborare pensieri, ma se, questi pensieri non hanno poi uno sbocco, non si traducono in azione oppure non nascono per diventare azione ma solo come pensieri in “loop”, si genera una specie di cortocircuito. Il cervello va in tilt, perché abituato a lavorare in efficienza, quindi non attiva altri processi. Così, quando pensiamo troppo, non agiamo. Non concludiamo nulla. Ogni compito, anche il più piccolo, ci sembra necessiti di quantità disumane di energia.


Quante volte, mentre stiamo lavorando, pensiamo ad altro? E non a qualcosa che ci dia una mano, anzi ci sabota; spesso, sono pensieri che si producono nell’inconscio, non per questo meno ricorrenti. Spesso sono “spazzatura”, ed è come se facessero ingrassare la nostra mente: la appesantiscono, appesantiscono la parte conscia del cervello, che si trova, volenti o no, a doverli elaborare. Per niente. E, proprio come il cibo spazzatura, fanno male anche al corpo: stanchezza, malessere, sudorazione, problemi di pelle… avete presente?


L’unico modo per contrastare la brutta abitudine del sovrappensiero non è dirsi “adesso smetto di pensare male”, perché abbiamo visto che il più delle volte è un fenomeno non cosciente; bisogna, invece, capire le cause (tanti problemi si risolvono capendone le cause).

Cosa causa il sovrappeso mentale?

L’eccesso di critica verso noi stessi e anche verso gli altri, perché gli altri diventano il capro espiatorio della nostra bassa autostima.

Il vittimismo, quindi l’eccesso di compassione verso se stessi, che è l’esatto contrario dell’eccesso di critica.

Le congetture a non finire: vivere sempre nel futuro, ipotizzando cosa succederà, mettendoci ansia per qualsiasi cosa.

I ripensamenti: “E se avessi fatto così o colà?”

Per contrastare gli effetti negativi del sovrappeso mentale, l’abitudine più sana è quella di concentrarsi su qualcosa di pratico: un libro, un film, il giardinaggio, un video su Youtube, le pulizie di casa, il bricolage, gli altri… Altri che, però, non devono essere per noi “tossici”, ma devono aiutarci a essere sereni e ad assorbire energia “buona”. Perciò scegliere le relazioni giuste è un modo per mettere a tacere la mente (no a persone pettegole, negative, sovraccaricate mentalmente a loro volta…)