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Brandwatch e lo studio delle emoji: cosa dicono di noi (e cosa diciamo noi)

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Brandwatch ha analizzato le emojii usate su Twitter nel mondo negli ultimi due anni (quasi 6 miliardi e mezzo)
Se davvero le emoticon dicono qualcosa di quello che proviamo, bisogna sapere che:


• ogni mese, vengono pubblicati 250 milioni di emoji;


• secondo Emojipedia.org (creatrice del World Emoji Day), le emoticon più popolari a livello assoluto sono i sorrisi, i cuori, le figure umane e i gesti delle mani - cerchiamo, cioè, in questi simboli l'espressione più chiara dei nostri sentimenti;


• le emoticon "positive" sono il 75%, contro il 25% di negative;


• il numero di emoticon negative più alto è stato registrato durante le elezioni americane (novembre 2016), ma un aumento è stato notato anche durante il referendum per la Brexit;


• l'orario della giornata preferito sono le 21; c'è la tendenza a usare più emoticon negative durante la giornata e di più le positive nel weekend (banale, ma è proprio così);


• non ci sono sostanziali differenze tra i generi (maschi e femmine) o tra gli utenti che parlano lingue diverse: le emojii restano un linguaggio universale;


• da settembre 2015, il volume di tweet contenenti il nome di un brand e un'emoji è aumentato del 49%. I brand le usano come strumento di coinvolgimento. Quali i brand che hanno usato più emojii positive? Ai primi tre posti, Pantene, Jameson e Subway.

(il report completo è disponibile e stampabile su brandwatch.com)