Pillole


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Dal volume N° 66

Altro che QI: l'intelligenza è un'altra cosa (almeno secondo Steve Jobs)

 

 

Lo Steve Jobs Day (16 ottobre) è stata l’occasione per molti di rileggere la sua biografia, ripassare la cronologia dei suoi successi, riascoltare i suoi discorsi.

Ben prima di “Stay hungry, stay foolish”, un giovanissimo Jobs (tanti capelli e tanta barba) spiegava cosa, secondo lui, volesse dire “smart” e cosa fosse davvero l’intelligenza (c’è un video su YouTube). Nessun “think outside the box”, nessun appello alla “dedizione incrollabile”.

Per Jobs “smart” è chi riesce ad avere una visione complessiva delle cose.La capacità di zoomare indietro, no? È come se tu fossi in una città e potessi guardarla per intero dall'ottantesimo piano di un palazzo. Così mentre altre persone cercano di capire come andare dal punto A al punto B leggendo delle stupide, piccole mappe, tu potresti riuscirci guardando direttamente di fronte a te. Puoi vedere tutto”.

Intelligenza, insomma, è avere un punto di vista talmente ampio da riuscire a fare sempre nuove “connections”, “connessioni”. Connessioni ovvie, per chi le partorisce, ma molto meno per gli altri, e “solo” perché questi non hanno la stessa prospettiva. Se ci pensate, è tutto qui. Da qui parte tutto: potremmo avere migliori relazioni, riuscire a risolvere i problemi prima e meglio, avere buone idee ma soprattutto tirarci fuori dai guai in modo meno indolore.


E come sviluppare questo tipo di intelligenza? Steve Jobs è molto chiaro: "Non devi avere lo stesso bagaglio di esperienze di tutti gli altri, altrimenti creerai le stesse connessioni e non sarai innovativo. […] Potresti pensare di andare a Parigi e fare il poeta per alcuni anni. Oppure potresti voler andare in un paese del terzo mondo - lo consiglio vivamente. Innamorarti di due persone contemporaneamente. Walt Disney ha preso l'LSD, lo sai? Così ha creato il mondo di Fantasia”.

Non voglio inserire qui nessuna incitazione alla poligamia o alle droghe. Prendiamo l’essenza di questo discorso: se ci troviamo in difficoltà, saliamo all’ottantesimo piano del palazzo, metaforicamente parlando. Diventiamo delle persone così “piene” di esperienze diverse da essere in grado di “vedere oltre”, di “vedere tra” le cose, di collegarle per tirarne fuori tutto il potenziale. Cos’è la creatività, se non questo? Cos’è lo spirito imprenditoriale? Aiutiamoci con le interazioni sociali giuste: confrontiamoci con persone che possano regalarci questo tipo di esperienze. E se, anche nel business, ci troveremo in situazioni meno standard del solito, sarà la strada giusta. Mettiamolo nel nostro bagaglio, e chissà quando ci torneranno utili. Di più: quando diventeranno proficue! E può diventare un ottimo criterio anche per scegliere chi debba lavorare con te. “Non è necessario viaggiare o prendere LSD per raccogliere esperienze interessanti e formare una prospettiva che aggiunga valore al mondo. Il tuo strumento preferito potrebbe essere leggere o divorare corsi online. Il mio è incontrare persone davvero interessanti e poi andare a fondo di ciò che sono.

La regola pratica è chiara: "se vuoi essere veramente intelligente nel mondo professionale di oggi, devi raccogliere esperienze che pochi altri nella tua tribù hanno. È così che impari a vedere le cose in un modo che potrebbe essere definito visionario” (Alan Trapulionis su Medium).


Prendi questa pillola assieme a: What Does It Mean To Be Smart? | Steve Jobs On Intelligence