Pillole


Valeria Tonella Valeria Tonella

Si assenta dall'ufficio e online confessa perché

 

Chiede un giorno libero per andare a un funerale, in realtà costruisce una casa sull'albero.

Il New York Times scrive di questo "furbetto" - un ventisettenne di un'azienda della città - non tanto per il fatto in sé, quanto per i risvolti singolari: tale Joel avrebbe infatti confessato tutto su Medium in diretta: "Ho detto che sarei andato a una funzione, ma mentivo". Perché? "Non riuscivo a esternare il vero motivo: stavo avendo un crollo nervoso". Un periodo difficile (anche in famiglia), tanto lavoro e Joel sperimenta il famoso "burn out": scoppia. Per liberare la mente, decide di dedicarsi alla "ristrutturazione" di una vecchia casa sull'albero di quando era bambino. Una specie di terapia.

Ma tutti, in ufficio, lo vengono a sapere in tempo reale. Per sua scelta.

La scelta, forse, di portare a galla la sua esperienza e un problema che in molti hanno: "Amo dove lavoro: è eccitante, stiamo creando il futuro, facendo la differenza. Ma lavoro in una start up, e non ho idea di come gestire lo stress. Non ho mai capito cosa sia l'equilibrio, e sono finito per terra. Perché è una cosa così difficile da ammettere? Non ho idea di cosa sia l'equilibrio tra vita e lavoro. Perché mi devo inventare un funerale prima di premere il bottone "Espulsione"? Sono fuori dai giochi adesso? Mi sto costruendo una vita, o ci sto provando, e sono ancora con i piedi per aria".

Joel non è stato cacciato: l'azienda, diretta tra l'altro da un ventottenne, ha ascoltato le sue giustificazioni e gli ha dato un'altra possibilità, rimanendo ugualmente delusa del piccolo "tradimento" del ragazzo: "Avremmo capito".

La notizia si inserisce in un approfondimento più ampio che il NYT ha dedicato ai giovani o giovanissimi Millennials e al loro metodo di lavoro: c'è chi li riconosce indisciplinati e narcisisti, tendenti all'insubordinazione; e chi valuta un pregio il fatto che, per lavorare bene, debbano essere stimolati e non con premi in denaro.

Joel e la sua casa sull'albero hanno sollevato una discussione non da poco.

Nel frattempo, una art director di Los Angeles, Samantha Jayne, freelance di 26 anni, ha creato una serie di spot sul tema "Quarter life": un quarto della vita, quei 20-25 anni che hanno dentro un senso di poesia e il bisogno di combattere per "venirne a capo". Seduti a scrivanie piene di scartoffie, i Millennials si chiedono "Lo farò per tutta la vita?", "Per cosa?", sempre attenti ad apparire perfetti sui social.