Strategie e tecniche


Redazione V+ Redazione V+

Dal volume N° 62

Vicini ai clienti, anche se non li possiamo incontrare

 

 


Mai come adesso i social hanno dimostrato la funzione sociale che possono avere, facendo compagnia, tenendo uniti gli utenti a distanza. Ed è a questo pubblico “raggruppato” in tutta sicurezza e bisognoso di intrattenimento (e rassicurazione) che le aziende si sono rivolte in queste ultime settimane. Con risultati più o meno buoni. Tant’è. Anche da queste esperienze si impara.
Qui abbiamo concentrato le campagne/iniziative/messaggi di promozione social che ci sono piaciuti e che, secondo noi, hanno funzionato meglio. Una raccolta, va da sé, in continuo aggiornamento: seguiteci sulle pagine social di V+ (e dove, se no?) per scoprirne di nuovi.

PRIMA FORMULA: “PROVATECI A CASA”
L’esempio su tutti è quello del fitness: palestre, insegnanti di yoga e simili che propongono lezioni a distanza grazie ai video e alle live su Facebook, Instagram e Youtube. Funzionano anche i webinar e i corsi online praticamente su qualsiasi cosa!
Ma ci sono il bar che spiega come farsi i cocktail a casa, l’ottico che si inventa la rubrica settimanale per dare consigli ai clienti (e sconti ai fan più attivi), l’ente di promozione regionale che investe in una campagna social molto carina per invitare gli utenti a condividere la preparazione delle ricette tradizionali del territorio o i ricordi delle vacanze invernali (non si può viaggiare? Ok, ma almeno pensiamo a qualcosa di bello).

IL FREE DOWNLOAD VA SEMPRE BENE

Un’altra formula molto usata: l’invio di “prodotti” aggratis.
Una lista in continuo aggiornamento rientra nell’iniziativa “Solidarietà digitale” – e ha un ottimo impatto sugli utenti/prospect/clienti. Vedi librerie che permettono di scaricare ebook a costo zero (Il Saggiatore, Adelphi…); case editrici che offrono un periodo di abbonamento gratuito (Mondadori, Condè Nast); quotidiani consultabili senza abbonamento (dalla Stampa alla Repubblica).
È anche (soprattutto) un modo per acquisire contatti, un’attività di lead generation non indifferente per il “dopo”: Adelphi, per esempio, permette il download se ci si iscrive alla newsletter. I prospect ti conoscono; i clienti si affezionano.

Altri esempi, ma ce ne sono tantissimi: da scaricare subito e leggere per tirarsi un po’ su il Diabolik sottosopra illustrato da Silvia Ziche o la guida Viaggiare in poltrona della Lonely Planet Italia (sul loro sito, “per sognare ad occhi aperti e poi, magari, partire davvero”).

Linkedin ha reso gratuita una serie di “learning courses” soprattutto sul tema produttività a casa e consigli sui meeting aziendali virtuali.
Facebook ha offerto assistenza sulla sua piattaforme per le imprese (Facebook for Business) per aiutarle a… offrire a loro volta la migliore assistenza ai clienti in questo periodo.

Ogilvy, una delle più importanti agenzie pubblicitarie del mondo, ha diffuso un paper free su come comunicare in tempi di crisi (utilissimo! Lo trovate sul loro sito ogilvy.com)


PER I PIÙ CORAGGIOSI: I PRODOTTI O LE INIZIATIVE AD HOC
Le aziende più organizzate, ma anche più fortunate, dipende dal prodotto, hanno cavalcato l’onda del periodo con lanci azzeccati. Ripetiamo: non tutti possono permetterselo.
•    Tutti stanno parlando delle app per il lavoro da remoto. Slack – che permette di gestire le attività aziendali grazie a chat, videochiamate e chiamate audio, condivisione di file e altro – ha rilasciato proprio in questo momento il restyling più importante da quando è nata, migliorando l’interfaccia e semplificando l’uso di molte funzioni (per capirci: IBM ha scelto Slack per coordinare gli oltre 350 mila dipendenti che ha attivi nel mondo!)
•    Tanti musei organizzano visite virtuali; l’idea è: “ti faccio venire voglia di venirci a trovare quando l’emergenza sarà rientrata”. Allo stesso modo compagnie e attori di teatro hanno trasmesso i loro spettacoli con dirette streaming (un hashtag su tutti: #stagionevirtuale), cantanti famosi hanno trasferito i loro concerti sui social, la casa editrice pisana Mds Editore si è inventata di trasformare non solo le presentazioni dal vivo con gli autori in incontri virtuali, ma anche in un appuntamento fisso (tutte le domeniche), investendo di fatto in un format completamente nuovo.
•    Varie compagnie aeree hanno offerto maggiore flessibilità e cancellazioni o cambi di volo senza spese aggiuntive.
•    Su Spotify impazzano le playlist “stay at home”, alcune davvero belle!
•    Sempre perché siamo a casa e abbiamo tanto tempo e adesso “tutto il mondo è un po’ paese” e l’emergenza ci avvicina tutti, bella l’iniziativa di Radio Garden per ascoltare le radio del mondo semplicemente “ruotando” il mappamondo (c’è anche l’app). A ribadire che non ci poi così tanti confini a dividerci…
•    Per il concetto “coinvolgiamo un largo pubblico che in questo momento è bloccato o quasi nelle attività quotidiane”, Wikipedia ha inaugurato una “maratona online (ve lo ricordiamo anche qui: state a casa!) di scrittura e ampliamento delle voci dell’enciclopedia libera che si focalizzerà in modo particolare su luoghi naturali (montagne, laghi, ecc.), luoghi d’arte, monumenti e musei”. “Insomma, tutto ciò che può aiutare a migliorare la visibilità online del comparto turistico, uno di quelli che risultano più colpiti da questa situazione di emergenza”. La maratona finirà il 5 aprile.
•    Per i ciclisti che smaniano di inforcare la due ruote, è stato lanciato Zwift, un programma di realtà virtuale con il quale, per tutto marzo, gli utenti hanno potuto competere con dei professionisti. Una alternativa divertente per chi è costretto in casa, ma vuole continuare ad allenarsi – questo prodotto sì, ha “cavalcato” il periodo, bisogna dirlo!
•    Il birrificio BrewDog ha convertito la sua distilleria per la produzione di gel igienizzante – precisando che non lo vende, ma lo dona a chi ne ha davvero bisogno. Un altro (il Signature Brew) ha creato “Il Pub in Scatola”, un pacco contenente una selezione di birre, bicchieri, sottobicchieri, un quiz da tavolo, una playlist di canzoni, snack… figo! Per portarsi il pub a casa.


E NON DIMENTICHIAMO LE CONSEGNE A DOMICILIO!
•    Uber Eats fa consegne gratuite fino al 3 aprile (basta inserire il codice CONSEGNAGRATUITA nella sezione promozioni del profilo prima di ordinare) e uno sconto del 40% sul primo ordine. Inoltre per ogni euro di mancia che viene dato a un corriere, Uber Eats donerà lo stesso importo alla Protezione Civile Italiana. Bravi.
•    Glovo ha ampliato la proposta di consegna spesa (non fanno solo ristoranti, anche farmacie e spesa fino a 9 articoli per volta presso i supermercati, e rendono anche le sigarette oltre che consegne varie). È stata lanciata Glovo Prime: abbonamento a 7,99 euro al mese e consegne illimitate – insomma… Amazon davvero docet!