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Redazione V+ Redazione V+

Dal volume N° 21

«SCEGLIETE LA VENDITA OGNI GIORNO»

 

DAL 2008 IL CLUB MONDIALE DELLA FORMAZIONE PORTA IN ITALIA I “GIGANTI” DELLO SVILUPPO PERSONALE. QUESTA COMUNITÀ DI IMPRENDITORI NASCE PER DIRE CHE SÌ, SI PUÒ FARE: GUIDARE IL MERCATO, ANZICHÉ SUBIRLO, APPRENDERE E AVERE RISULTATI, VENDERE NON PER RIPIEGO, MA PER PASSIONE

 

INTERVISTA A MIRCO GASPAROTTO E NELLO ACAMPORA, FONDATORI DEL CLUB MONDIALE DELLA FORMAZIONE

 

Mirco Gasparotto e Nello Acampora, due nomi noti e da sempre associati al mondo della formazione. Come vi presentereste a chi ancora non vi conosce?

Acampora: Sono imprenditore nel campo della formazione dal 1996, anche se mi occupo di questi temi da molto più tempo. Fin dall’adolescenza ho iniziato a leggere libri di grandi speaker come Og Mandino, Zig Ziglar e con gli anni questa passione è cresciuta, alimentata anche dalle decine di corsi live a cui ho partecipato. Oggi posso dire di aver realizzato l’obiettivo di diventare imprenditore in un settore che amo particolarmente, anche perché credo che, soprattutto in questo momento storico, fare formazione sia una tappa fondamentale per guidare il mercato anziché subirlo. Dal 1996 con Hi-Performance abbiamo portato in Italia i migliori formatori internazionali: Anthony Robbins, Deepak Chopra, Robert Cialdini.

Gasparotto: Mi definisco un imprenditore prestato al mondo della formazione, con una grande passione che dura da 23 anni e che è diventata uno dei focus della mia vita. Grazie all’amicizia con Nello Acampora ho ricevuto e dato valore professionale, e siamo entrambi cresciuti molto.

Le vostre carriere si sono unite con la nascita del Club Mondiale della Formazione. È vero che tutto partì da un libro di Anthony Robbins e da una telefonata il primo dell’anno?

Acampora: Ricordo bene l’incontro con Mirco Gasparotto. Era il capodanno del 1999 e ricevo una telefonata da parte di questo imprenditore vicentino di 35 anni; all’epoca ne avevo solo 28. Mi dice di aver trovato i miei riferimenti sul libro Come ottenere il meglio da sè e dagli altri di Anthony Robbins che stava leggendo in quei giorni. Mi racconta del suo interesse per Robbins e di voler approfondire questi temi partecipando dal vivo al seminario. All’inizio prendo “sottogamba” la telefonata, in fin dei conti era capodanno! Eppure la praticità, la concretezza di Mirco si sono manifestati subito: quello stesso anno porta un gruppo di 80 persone al corso di Robbins a Ginevra. Da allora la nostra amicizia si è rafforzata, anno dopo anno. Di lui apprezzo il pragmatismo, la semplicità e la filantropia. Credo sappiate che Mirco è il fondatore della onlus Mariana, un’associazione che sostiene progetti e iniziative in tutto il mondo per dare assistenza sanitaria, accoglienza, istruzione scolastica e professionale a bambini e adolescenti.

Gasparotto: Il Club Mondiale della Formazione ci unisce, e da quella telefonata la nostra amicizia si è sviluppata con grande intensità. D’altra parte, se non fai azione, non ti puoi aspettare risultato, e quell’azione è stata l’inizio del nostro cammino.

 

Con il Club portate in Italia, una volta all’anno e per un giorno, i più grandi formatori internazionali. Come avete “venduto” questa idea? Come l’avete presentata? Su quali canali?

Acampora: Ho dato forma a questa idea nel 2008 insieme a Mirco, dopo la sua partecipazione al corso con Brian Tracy che si era tenuto a Roma. Pensavamo a una comunità, un “club”, appunto, di professionisti “illuminati” che credessero in una formazione pratica ed efficace, da condividere all’interno del proprio circuito imprenditoriale. L’idea è stata “venduta” prima a quei professionisti che avevano già fatto formazione con noi, e che quindi ne avevano toccato con mano i benefici. L’entusiasmo per il nuovo progetto ha poi contribuito fortemente al passaparola.

Gasparotto: Infatti si può dire che non è stata fatta alcuna vendita, perché non appena abbiamo diffuso l’idea, i consensi sono stati numerosi. Non abbiamo dovuto presentarla, ma solo condividerla in diretta, coinvolgendo il nucleo storico di 40-50 imprenditori.

 

Come mission vi proponete di “divulgare la cultura dello sviluppo personale e rendere facilmente fruibili tecniche, strategie e metodi di successo, per migliorare la qualità della propria vita e della professione”. Si può dire che questo obiettivo incarna la definizione stessa di formazione?

Acampora: La formazione per me è azione, come dice la parola stessa. Altrimenti diventa semplice erudizione. Lo scopo del formarsi è proprio quello di acquisire delle nuove informazioni, degli strumenti nuovi che ci spingano ad agire e ad acquisire abitudini vincenti.

Gasparotto: Certamente la nostra mission incarna la definizione di formazione; proprio per questo è condivisibile con tutti e per tutti i livelli.

 

Chi sono i leader del Club? Che tipo di attività svolgono? E come si diventa leader?

Acampora: I leader del Club sono persone che amano la formazione e sentono forte il bisogno di migliorare se stessi e le persone con cui collaborano. Sono soprattutto piccoli e medi imprenditori.

Alcuni operano nel settore della “old economy” dove i temi della formazione sullo sviluppo personale non sono molto diffusi, ed ecco perché io li considero degli innovatori. Tutti i leader vengono selezionati personalmente da me o da Mirco; valutiamo il curriculum, ma soprattutto il senso pratico e l’affidabilità, qualità indispensabili per far parte di questo Club.

Gasparotto: La fascia media di età è compresa fra i 40 e i 50 anni. I leader provengono da tutta Italia, e a ciascuno fa capo un gruppo di collaboratori. Molti sono imprenditori industriali come me, oppure imprenditori che operano nell’area dei servizi. La prima, fondamentale caratteristica di un leader del Club è la passione per questa disciplina. Poi è naturale che chi si avvicina a noi abbia un bacino d’utenza con persone altrettanto interessate alla formazione.

 

Il Club Mondiale della Formazione è l’unica organizzazione che può essere considerata un gruppo tra pari. Come viene gestito? E come si vende l’appartenenza a un gruppo di questo tipo?

Acampora: Alla base di tutto c’è la volontà di contribuire. Mi spiego meglio: quando si sceglie un nuovo speaker, nella fase di valutazione viene considerato sempre il parere dei leader, così come nella scelta dei contenuti da presentare sul palco. Il successo di ogni evento, che vede in aula anche la presenza di 1.600 persone, è il risultato dell’impegno di ogni leader, che sente l’utilità e il vantaggio di essere in aula con i propri pari per migliorarsi personalmente e professionalmente.

Gasparotto: Aggiungo che il board del Club viene gestito con riunioni, incontri e scambi di opinioni periodici. L’imperativo delle nostre attività è creare sempre momenti di formazione ad altissimo livello.

Usate i social network?

Acampora: Molto, perché li ritengo utilissimi per restare in contatto con ogni singolo cliente. Annunciamo i nostri eventi su Twitter, dove condividiamo anche contenuti e consigli, e abbiamo un canale su Youtube con interviste ai leader e presentazioni dei formatori.

Gasparotto: I social network sono quasi l’unico sistema attraverso il quale informiamo il pubblico del nostro evento annuale.

 

Tornando ai seminari: avete ospitato Jeffrey Gitomer, Robert Cialdini, Jack Canfield e sono solo alcuni. Che cosa vi dicono questi grandi personaggi durante e dopo gli eventi? Che cosa si portano via dell’Italia e degli imprenditori e venditori italiani?

Acampora: Gli speaker internazionali vengono sempre con entusiasmo in Italia. Il nostro Paese, nonostante la crisi, ha un forte appeal, complici il clima, il buon cibo, le bellezze paesaggistiche e l’interesse per i prodotti made in Italy. Tra tutti, ricordo Jeffrey Gitomer, che si è lasciato coinvolgere particolarmente dal nostro calore, trascorrendo molto tempo a contatto con i partecipanti, rendendosi disponibile per le foto e rilasciando volentieri autografi anche dopo la fine del corso. Entusiasmo, creatività, capacità di adattamento: sono queste le caratteristiche che i formatori stranieri apprezzano di noi. E, a loro volta, questi grandi della formazione ci insegnano a lavorare in maniera più organizzata e protocollata, soprattutto nel settore della vendita.

Gasparotto: Tutti i grandi oratori che salgono sul nostro palco sono felici dell’accoglienza che ricevono qui in Italia. La cosa che li sorprende è il grande interesse e la voglia di crescere che percepiscono dal pubblico.

 

Che cosa direste al venditore che si sente intimidito di fronte ai giganti della formazione e pensa: “Loro possono, io no”?

Acampora: Il venditore di successo è quello che fa questo lavoro scegliendolo ogni giorno, non per ripiego. Chi riesce bene e raggiunge alti obiettivi di fatturato è colui che non smette mai di imparare e di mettersi in gioco. In questo considero un grande maestro Mario Silvano: a più di 80 anni è ancora desideroso di apprendere e di fare nuove esperienze. A chi dice “loro possono, io no” rispondo che, anche se il confronto aiuta a crescere, ci sono dei casi in cui, al contrario, è necessario non fare paragoni e concentrarsi su stessi. Ognuno di noi ha dei talenti unici da mettere al servizio della propria professione. Dobbiamo imparare a potenziarli, anche con il supporto della formazione.

Gasparotto: A quel venditore direi di frequentare i nostri incontri annuali! Ironia a parte, sono convinto che le informazioni che apprendiamo nei vari momenti di crescita e formazione apportano grandi cambiamenti nella vita di tutti. Non bisogna rinunciarvi per paura o poca stima.

 

Nel numero 19 di V+ abbiamo avuto il piacere di intervistare Robin Sharma, protagonista di un vostro evento, “Leader without a title”, a Vicenza il 24 maggio. Con lui sul palco Joseph McClendon III, performance coach numero uno di Anthony Robbins, senior head trainer e istruttore alla sua Master university. Perché la scelta di questo formatore per parlare di leadership assieme a Sharma?

Acampora: Considero Joseph un formatore di altissimo impatto. Come coach numero 1 della scuola di Robbins, viene apprezzato per l’energia che ispira. Abbiamo pensato di arricchire con la sua presenza la giornata di Sharma sulla leadership perché è un esperto dell’argomento: da anni insegna all’università di Los Angeles, e vederlo dal vivo in Italia è una grande opportunità.

Gasparotto: Non abbiamo scelto Joseph a caso: se una persona, se un venditore non ha energia fisica e mentale, non può essere un buon leader. E in questo caso McClendon è un esempio di come ci si può mantenere in forma e vitali.

 

Tutto ha bisogno di essere venduto, anche un progetto umanitario. Mirco, fondatore della onlus Mariana, come hai organizzato il sistema di raccolta dei fondi?

Gasparotto: Gran parte dei fondi che ho raccolto in questi 11 anni per onlus Mariana deriva da conoscenti che sottoscrivono dei “deal” adottando intere scuole nell’ambito formativo. Per darvi dei termini di paragone, con una somma che varia da 1.200 a 3.000 euro abbiamo la possibilità di sostenere istituti con 300 bambini. Quindi chiunque volesse dare il suo contributo può contattare la nostra segreteria al numero 044 5804482. Vi lascio anche il sito: www.onlusmariana.org. Quel che posso garantire è l’assoluta correttezza e trasparenza dei flussi monetari, questione alquanto delicata, dopo gli scandali cui abbiamo assistito anche di recente.

 

Sei anche autore di due libri di self help “concreto”. Come si vendono 10 mila copie in nemmeno un anno? Quali sono gli ingredienti che assicurano un successo del genere?

Gasparotto: Sia con Basta chiacchiere che con Pensieri e azioni per il successo mi sono impegnato, e mi sto impegnando, a organizzare delle presentazioni in tutta Italia. Viaggiare per il Paese, incontrare i lettori: anche in questo caso la differenza è fatta dalle azioni concrete.

 

Nello, è nato da pochi mesi Inspiring Channel, un nuovo progetto targato Hi-Performance, novità assoluta nel mondo della formazione. Di cosa si tratta?

Acampora: Inspiring Channel è il nuovo e-commerce della formazione mondiale. Un canale online che raccoglie i video, gli e-book e gli audio dei grandi trainer internazionali (Jeffrey Gitomer, William Ury, Zig Ziglar e tanti altri), finalmente in lingua italiana e disponibili subito su pc, tablet e smartphone. L’idea è nata circa un anno e mezzo fa e l’abbiamo sviluppata con mia sorella Mody. Da tempo siamo iscritti a dei programmi di formazione americana che ci permettono di avere accesso ad audio e video dei trainer che preferiamo. In questo modo, dovunque siamo, dedichiamo dieci minuti della nostra giornata a questo tipo di formazione. Purtroppo non tutti conoscono bene l’inglese, e allora ci siamo chiesti: come possiamo creare un sistema che consenta a un numero più alto di persone di seguire, in italiano, questi formatori e i loro insegnamenti? Ed ecco che, dopo un anno e mezzo di preparazione, è nato Inspiring Channel. Vi segnalo il sito: www.inspiringchannel.com. Registrandovi, avrete in omaggio un mp3 di Robin Sharma dedicato al suo concetto di leadership senza titoli, di cui si è parlato anche su V+.

 

In base alla tua esperienza, che cosa cerca un venditore quando fa formazione? Di che cosa ha bisogno per il suo lavoro?

Acampora: Il venditore che intraprende un percorso formativo cerca strumenti pratici, che gli permettano di migliorare subito la performance lavorativa. Non vuole teoria, ma metodo e concretezza.

 

Cosa può fare la formazione per il futuro dei venditori e di chi li guida?

Acampora: Con la crisi occupazionale che abbiamo oggi, la professione del venditore, se fatta con passione e preparazione, è l’unica professione che possa garantire una migliore qualità di vita. E la formazione è lo strumento migliore per imparare a far emergere i propri talenti.

 

Voi che vendete formazione, quale consiglio dareste, per chiudere, ai lettori di V+, da venditori a venditori?

Acampora: Non sentirsi mai arrivati, scegliere ogni giorno di informarsi e confrontarsi.

Gasparotto: Progettare un percorso di crescita personale per arrivare a un successo che sia duraturo.

 

CHE COS'È IL CMF

Il Club Mondiale della Formazione nasce dall’intuizione di Mirco Gasparotto, presidente di Arroweld Italia, e di Nello e Mody Acampora, fondatori di Hi-Performance.

Si rivolge alle imprese italiane che si distinguono per apertura all’innovazione e sono convinte che la formula formazione + sviluppo personale = successo sia la più efficace, specialmente in momenti di crisi, incertezza e turbolenza del mercato internazionale.

La mission del Club consiste infatti nel divulgare la cultura dello sviluppo personale e rendere facilmente fruibili tecniche, strategie e metodi di successo per migliorare la qualità della propria vita e professione.

Con Robin Sharma (24 maggio 2013), il Club è giunto al suo sesto evento.

www.clubmondialedellaformazione.it

 

I 6 EVENTI DEL CLUB MONDIALE DELLA FORMAZIONE

Brian Tracy

“Perché alcuni hanno più successo di altri”

(dicembre 2008)

“Gli psicologi concordano sul fatto che almeno il 95% di ogni che pensiamo, sentiamo e facciamo dipenda dalle nostre abitudini.

Eccellenza e perfezione non sono destinazioni, ma un continuo viaggio che non finisce mai. Ogni successo è la somma di migliaia di sforzi.”

Robert Cialdini

“Le sei chiavi della persuasione”

(maggio 2009)

“Possiamo scegliere di persuadere le persone che ci sono vicine a superare le difficoltà del momento con le risorse che abbiamo a disposizione, o possiamo scegliere di essere persuasi che da questa crisi non ne verremo più fuori.”

Jeffrey Gitomer

“Il potere del network del business”

(marzo 2010)

“Per stabilire una relazione, ci vuole tempo. Per dimostrare al cliente che sei una persona credibile, ci vuole tempo. Ma le relazioni solide procurano vendite. Quindi trova qualcosa di personale, fa’ qualcosa di memorabile. E non sarai dimenticato.”

Jack Canfield

“I 64 princìpi per il successo del tuo business”

(febbraio 2011)

“Tu crei qualunque cosa ti capiti. Se vuoi veramente avere successo, e so che lo vuoi, allora smetti di biasimarti e lamentarti. Prenditi la piena responsabilità della tua vita, anche dei fallimenti. E preoccupati di più delle possibilità che perdi quando decidi di non provarci nemmeno.”

William Ury

“Il no positivo”

(ottobre 2012)

“Per gestire le persone difficili, vai sul balcone: fai un passo indietro e immagina di raggiungere un livello mentale superiore da cui poter osservarti in azione. Guardare te stesso dentro la situazione, come fossero i comportamenti di qualcun altro, ti aiuterà a valutare con maggiore serenità.”

Robin Sharma

“Leader without a title”

(maggio 2013)

“Il modello ‘Leader senza titoli’ consiste nel creare un ambiente in cui tutti sentano il bisogno di dare prova di leadership, ispirando i compagni, abbracciando il cambiamento, prendendosi la responsabilità dei risultati. Consiste nel fare un gran buon lavoro, proprio lì dove ti ritrovi ora.”