Strategie e tecniche


Alessandra Gabriele Alessandra Gabriele

Dal volume N° 71

Mini guida: cose da fare su Linkedin (se non le hai già fatte, pensaci!)

 

1. Iscriversi a gruppi in cui si parla di argomenti specifici legati al nostro settore. Per trovarli, basterà utilizzare le parole chiave legate al nostro lavoro. Partecipare alle discussioni, interagire nel dibattito, argomentare il nostro punto di vista, condividere la nostra esperienza e le nostre conoscenze personali, consentirà di emergere nel gruppo, e di prendere contatto con altri professionisti.

2. Condividere contenuti utili per altri che lavorano nel nostro settore, consigliando link utili, commentando post condivisi da altri contatti e dimostrando entusiasmo nei confronti di notizie interessanti.

3. Scrivere articoli su Pulse. Funziona come un blog, ma con un vantaggio in più: è già all’interno di una piattaforma social, quindi avremo una visibilità immediata, senza che sia necessario diffondere ulteriormente i contenuti creati. I contatti vedranno l’articolo tra gli aggiornamenti (e si tratta di contatti per lo più del settore: una platea di specialisti potenzialmente interessati all’argomento trattato).

4. Domandare a colleghi, capi (e, ovviamente, anche ad ex colleghi ed ex capi) di confermare le nostre competenze e scrivere delle referenze sul nostro profilo. Un’azione semplice ma che rafforza il personal branding.

5. Tenere a mente ricorrenze, anniversari di lavoro e compleanni: questo è un altro modo di iniziare una conversazione con professionisti collegati con noi. LinkedIn invia periodicamente delle email per ricordare queste date importanti: sarà sufficiente tenere d’occhio le notifiche o le email per non perderne nessuna.

E ALLA FINE…
Ultimo, ma non ultimo: il profilo deve essere aggiornato se si cambia professione, se si acquisiscono nuove competenze o quando si raggiungono nuovi obiettivi. Un profilo “vecchio” è poco invitante!

P.S. A proposito di immagini: i formati migliori per la tua immagine su Linkedin sono tre:
• primo piano del volto: fa risaltare l’intensità dell’espressione;
• mezzo busto (compresa la gestualità delle mani): aiuta a creare dinamicità nel ritratto e composizioni armoniche;
• ritratto intero ambientato: il soggetto narra anche il contesto lavorativo, se lo sfondo è quello della sua attività (ufficio, fabbrica, negozio…)

L’immagine di sfondo del profilo LinkedIn è un altro elemento da non dimenticare. Il consiglio è che sia coerente con la nostra sfera lavorativa e sottolinei quanto già incluso nella biografia. Una foto di un premio ricevuto, un meeting, un progetto o di una creazione sono tutti validi esempi tra cui poter scegliere per aumentare la professionalità percepita e il grado di fiducia suscitato.

 

--- E queste sono solo alcune cose! Alessandra Gabriele dà altri consigli utili sull'ultimo numero di V+ che puoi scaricare qui con pochi clic.