Interviste


Michele  Romano Michele Romano

Dal volume N° 69

#impresedivalore Fidoka, il futuro è senza fili

 

PER LA CRESCITA DEL TERRITORIO, A VOLTE DAVIDE FA PIÙ DI GOLIA: DAGLI APPENNINI, LA STORIA DI FIDOKA, IMPRESA DI VALORE

Mantenere ben salda l’identità di brand di frontiera: è, in estrema sintesi, la strategia di Fìdoka, operatore wireless internet service provider (WISP), che da Ripe San Ginesio, piccolo centro del Maceratese, regge la sfida dei grandi player globali dei servizi di telecomunicazione, inserendosi in quelle nicchie di mercato dove i big non hanno interesse ad arrivare cucendo servizi addosso al cliente e, in particolare, alle piccole e medie imprese, che rappresentano l’ossatura dell’economia delle regioni del Centro Italia.
“Il nostro plus è riuscire a portare la connettività di ultima generazione anche dove i mega brand non arrivano. – spiega Sara Servili, CEO Fìdoka – Significa conoscere a fondo il territorio, unica condizione per fornire tecnologie all'avanguardia e per indagare ed esaudire, in maniera puntale, i bisogni delle comunità. Inoltre forniamo assistenza e customer care di alto livello, affinché i clienti si sentano accompagnati e ci percepiscano come portatori di valore nella loro quotidianità”.

IL CONTESTO

Il gap nelle interconnessioni a banda larga nelle regioni dell’Italia centrale, anche rispetto alle zone collinari e costiere, ostacolava di fatto la crescita economica dell’intera zona, che non poteva più attendere a lungo la disponibilità di connessioni veloci. Con il progetto FìdoKa Wireless, nato per eliminare la situazione di esclusione digitale, per la prima volta cittadini e imprese della Comunità Montana dei Monti Azzurri ebbero accesso a Internet a banda larga.

Dunque: Fìdoka nasce da un’esigenza precisa…
Vent’anni fa eravamo un semplice negozio di informatica, con un discreto bacino di utenza sparso nel territorio. Ma la connessione analogica non bastava per riuscire a essere efficienti negli interventi di assistenza da remoto e per gli acquisti online.


L’azienda opera da San Ginesio, uno splendido borgo dell’Appennino marchigiano: non ha mai pensato di trasferire tutto altrove, magari al Nord?
Ammetto che, per un momento, ho avuto la tentazione di trasferire gli uffici in un centro più grande, lungo la costa marchigiana dove c’era già l’Adsl, temendo che nella nostra area sarebbe arrivata dopo anni e questo ritardo ci avrebbe limitato negli investimenti e nella crescita. Nel 2005, invece, è arrivata la liberalizzazione delle frequenze, e insieme a due amici ingegneri abbiamo ipotizzato di portare la banda larga anche nei piccoli borghi della comunità montana dei Monti Azzurri.

Che ruolo hanno avuto i piccoli Comuni?
La Comunità montana e cinque Comuni in particolare hanno riposto fiducia nel nostro progetto, anche perché avevano una visione chiara: far sì che anche i piccoli borghi, in questo caso nel cuore delle Marche, non fossero più in digital divide. Ho ancora ben presente quello che mi disse un giornalista inglese del Times: ‘’Guardare i monti Sibillini innevati, dalla finestra di casa, prima di Fìdoka era un privilegio che comportava l'esclusione dalla rete ad alta velocità, adesso, invece, questo privilegio è possibile senza esclusioni.

Chi sono le persone di Fìdoka?
La nostra squadra è composta da circa 40 addetti, tutti con diploma o laurea. Crediamo fermamente di dover investire nel talento dei giovani e siamo un team coeso, che condivide una visione, un'idea e un ideale. È il più grande capitale che un'azienda possa avere.

L’area core è quella di Marche e Umbria, che sul fronte delle infrastrutture materiali e immateriali è in netto ritardo: è solo una questione di orografia complessa? Come si supera questo gap?
Questo territorio si struttura in tanti piccoli centri, con pochi abitanti per ognuno, mentre sono poche le città con una densità significativa: questo crea dispersione e la necessità di portare sul territorio centri neutrali che consentano una diffusione più capillare della tecnologia. È l’obiettivo sul quale si dovrebbero focalizzare i fondi pubblici: creare i centri neutrali in aree interne, dai quali gli operatori regionali possano sviluppare il proprio business. In questi territori è l'operatore locale a fare la differenza: lo abbiamo visto attraversando il dramma del terremoto e oggi con la pandemia.

Torna così la visione di brand di frontiera…
Il brand locale è più reattivo e più pronto a rispondere alle esigenze del territorio. Se si centralizzasse tutto, anche le infrastrutture, si rischierebbe di togliere know-how alle nostre regioni e tenerle ai margini in momenti di difficoltà o di upgrade tecnologici. Inoltre, servirebbe ancora alimentare la cultura del digitale, affinché aumenti la domanda di tecnologia da parte delle imprese e dei cittadini.

Un modello replicabile anche fuori da Marche e Umbria…
Il nostro modello è già ampiamente replicato in altre regioni del Paese da diversi WISP e anche con ottimi risultati, proprio perché i grandi competitor non riescono a servire le zone a minore densità abitativa. Ormai la connettività è un bene primario e la richiesta è capillare. I WISP, in tutta Italia, hanno dato una risposta immediata e convincente, ad esempio, in questo periodo di Covid: la didattica a distanza e lo smart working, in moltissime zone, sono stati possibili proprio per la capillarità e la reattività dei Wisp. Le connessioni FWA hanno ormai in Italia un incremento costante del 16% e raggiungono gli 1,54 milioni di accessi.

LA PAROLA

FWA, acronimo di Fixed Wireless Access, è un sistema di trasmissione dati che prevede l'uso di una rete mista, formata in parte da una rete cablata in fibra ottica e in parte da una rete che sfrutta le frequenze radio.

Chi sono i clienti di Fìdoka?
Il nostro target è trasversale, con un focus territoriale che si interessa proprio delle zone meno servite dai mega brand. Spaziamo dai consumer ai turisti, dedichiamo attenzione alle PMI e alle Pubbliche Amministrazioni. I nostri core business sono ovviamente la connettività, ma anche i servizi innovativi IOT e tutti i servizi di networking come sicurezza informatica, Pbx e altro.

Come il Covid vi sta spingendo a ridisegnare l’azienda?
La pandemia non ci ha colti di sorpresa: siamo un’azienda piccola ma solida e questo ci ha permesso di essere performanti nella richiesta esponenzialmente di banda larga e ultralarga (soprattutto per le scuole, ndr.) nel momento centrale della pandemia. Abbiamo potuto supportare le crescenti esigenze delle famiglie e dei lavoratori nella loro conversione in smart working, abbiamo fornito più banda alle scuole e alle aziende. L’FWA, la tecnologia di cui siamo portatori da tanti anni, nonostante se ne parli da poco, è stata di grande supporto in questo periodo complesso.
Il digitale e le telecomunicazioni hanno e continueranno ad avere un ruolo centrale per lo sviluppo del Paese, delle imprese e delle persone. Per questa ragione, abbiamo il dovere di rispondere ai reali bisogni dell'economia con efficienza e determinazione.

Fìdoka Srl è oggi il maggior provider wireless nelle Marche, con una copertura del 90% del territorio ed è provider provinciale di riferimento per buona parte dell’Umbria. Fornisce servizi ad alto valore aggiunto (come banda larga e ultralarga WLL, Voip, hot spot, videosorveglianza) e, insieme ad Open Fiber, lavora sul territorio per l’accompagnamento alla Fibra Ftth.