Trend


Valeria Tonella Valeria Tonella

Dal volume N° 36

Emoji: le aziende celebrano (e usano) le "faccine"

 

Per la giornata mondiale delle Emoji le aziende si sono scatenate. Le faccine (sorridenti, tristi, innamorate…) sono ormai parte della comunicazione online (via Facebook, Whatsapp) per milioni di utenti in tutto il mondo ogni giorno, e al World Emoji Day – creato dal portale emojipedia.org – si è risposto con entusiasmo.
Sono divertenti, ma anche utili: in un istante esprimono uno stato d’animo. Possono essere pericolose: continuano le campagne “don’t text and drive” per convincere gli automobilisti che messaggiare o chattare al volante è un rischio per sé e per gli altri.
Ma la giornata mondiale delle Emoji è stata soprattutto una ricorrenza col sorriso: le più usate sono proprio quelle felici (quella che piange dal ridere, in particolare, seguita dalla emoticon che manda un bacio e da quella con gli occhi a cuore). Al primo posto i portoghesi, seguiti dagli italiani. Siamo i leader per l’emoji manda-baci. Come facce tristi preferiamo usare la spaventata e quella in lacrime. I francesi usano più cuori di tutti, gli australiani l’emojii con doppia birra media; canadesi, vietnamiti e malesi vanno soprattutto di puzzette e… cacchine (è tutto scritto nella ricerca SwiftKey).
Tanto diffuse che le aziende non sono rimaste con le mani in mano. Domino’s Pizza ha inventato un sistema con il quale i clienti ordinano via twitter (#EasyOrder) inviando un messaggio con tante emoji quante le pizze desiderate. L’ordine viene recapitato a casa.
Pepsi ne ha create ben 35 personalizzate, tutte a richiamare il logo dell’azienda, con la campagna “SayItWithPepsi” (Dillo con Pepsi). Nel video di lancio su Youtube una romantica proposta di matrimonio a base di emoji.
Ha partecipato anche Ford Italia: i creativi della casa automobilistica hanno realizzato tre soggetti (un cane, un uomo anziano e un bambino sul monopattino, che possono pararsi davanti a un’auto in corsa) mettendo assieme le emoticon come pixel e diffondendole con l’hashtag #WorldEmojiDay. Il messaggio: “Don’t emoji and drive”. Perché, se una emoticon si pubblica in un istante, in un istante si può uscire di strada.