Prospettive


Samuele Camatari Samuele Camatari

Dal volume N° 20

E-COMMERCE,OVVERO: I MOTIVI PER VENDERE ONLINE

È UN CANALE SEMPRE PIÙ REDDITIZIO: VELOCE, SEMPLIFICA LE OPERAZIONI E TAGLIA I COSTI. E ANCHE I GRANDI SITI, COME EBAY, VANNO INCONTRO A CHI VUOLE CREARE UNO SHOP IN INTERNET


Come puoi vendere di più? Semplice: raggiungi un target più ampio di potenziali consumatori.

È qui che la rete dimostra tutta la sua forza: secondo i dati Audiweb, nel 2012 gli italiani che avevano accesso erano 38 milioni, il 79,9% della popolazione. Questo è il primo motivo per cui investire sul web conviene, ma non l’unico.

C’è almeno un’altra ragione: per vendere di più, devi raggiungere il tuo target, non disperdere le risorse. E qui il web si rivela ancora una volta il mezzo più adatto per promuovere un’attività commerciale. Tramite diverse attività di marketing e comunicazione online, ci si può rivolgere non solo a un pubblico ampio, ma anche a un target mirato, ai potenziali clienti, quelli interessati direttamente o indirettamente al business che viene proposto.

Perciò chi non è presente sul web non esiste.

Oggi siamo andati oltre ai semplici siti vetrina. La rete viene utilizzata per vendere direttamente. L'ecommerce è infatti un canale di vendita redditizio: più veloce, permette di raggiungere posti lontani non accessibili o difficilmente raggiungibili con i canali tradizionali, semplifica le operazioni tagliando i costi.

Esemplare è il caso delle prenotazioni dei viaggi, per le quali gli operatori sono stati in grado di ridurre i costi del booking online eliminando il passaggio delle agenzie di viaggio con le relative commesse e accorciando il canale che dal consumatore va all’azienda.

L’e-commerce è diffuso trasversalmente in diversi settori economici e sta crescendo in Italia. L’ultima ricerca dell’Osservatorio eCommerce B2C Netcomm evidenzia che negli scorsi 12 mesi le vendite online sono aumentate del 18%, con un volume di 11 miliardi di euro l’anno. Il settore trainante ancora una volta è stato il turismo, con un incremento del 46%, seguito da moda (+33%), informatica ed elettronica (+27%).

 

A favorire questo incremento del commercio online è sicuramente la diffusione di dispositivi mobile, dagli smartphone ai tablet. Il consumatore è sempre online e quindi può effettuare gli acquisti quando vuole e dove vuole. Il negozio non ha più orari di chiusura e non è relegato a un posto fisso: è ovunque.

In questo modo si riescono a vendere su larga scala prodotti del territorio. Per esempio, è su questo assunto che il sito di e-commerce Atmosfera Italiana ha costruito il suo business.

Come racconta il portale specializzato EcommerceGuru.it, l’azienda biellese è riuscita a raccogliere le eccellenze artigianali di diverse Regioni italiane per creare una rete vendita diffusa capillarmente in tutta Italia: non c’è più bisogno di fare centinaia di chilometri per poter gustare le specialità della propria terra d’origine.

Questo, però, non deve spaventare chi non vuole abbandonare la vendita offline. L’e-commerce non è esclusivo (come non lo è nessuna forma di comunicazione online) ma multicanale, e può benissimo integrarsi con altre forme di vendita.

Abbiamo così il semplice “infocommerce”, che utilizza i siti di e-commerce come vetrine per vendere direttamente nel punto vendita. Oppure l’“infostore”, che è il contrario: un negozio fisico che spinge il visitatore a compiere online i suoi acquisti. O ancora forme ibride come l’“in store support”, che consiste nell’acquisto online con ritiro nel punto vendita. E infine l’e-commerce puro, con un sito web e vendita diretta.

Riporto, a questo punto, l’esempio di un negozio che ha integrato canale online e offline: la boutique torinese Jelmini vende esclusivamente il archio Max Mara e ha investito bene nel web riuscendo a superare nei risultati di ricerca di Google addirittura la casa di moda emiliana. Così ha aumentato i profitti online e offline. «Senza web il commercio tradizionale non ha più motivo di esistere. – ha commentato la titolare Eleonora

Jelmini – I social network, le nuove tecnologie, la continua ricerca sono punti cardine per essere sempre almeno tre passi avanti».

È emblematico, per spiegare il concetto di multicanalità, anche il caso di Cipi, l’azienda del gruppo Seat Pagine Gialle che opera nel settore business to business occupandosi di oggettistica promozionale e merchandising. Il canale e-commerce viene utilizzato da Cipi per attirare gli utenti e accompagnarli in tutta la prima fase, ma successivamente entra in gioco anche l’operatore che guida l’utente offline dalla fase di personalizzazione alla conclusione della transazione.

 

EBAY CHIAMA I VENDITORI

Si chiama “area professionale” e fa da supporto alle nuove attività commerciali online

Novità in casa eBay. Il sito di e-commerce più popolare del mondo ha deciso di venire incontro alle esigenze dei professionisti creando la nuovissima “Area professionale”, a loro dedicata, ricca di consigli e strumenti.

Nato come sito di aste online, rivolto a un pubblico di utenti singoli, il portale si è poco per volta aperto ai negozianti e ai grandi distributori sempre più interessati alla possibilità di vendere i loro prodotti sul web tramite vetrine o shop online. L’inserimento di un’area completamente dedicata a queste vendite è il passo più recente effettuato dalla società americana per incrementare questo tipo di business.

Chi sono i venditori professionali ai quali è rivolta l’area? Come spiegano i gestori di eBay, si tratta di coloro che: vendono oggetti acquistati allo scopo di rivenderli o di commercializzarli; hanno un volume di affari elevato e regolare; vendono spesso oggetti nuovi che non hanno acquistato per uso personale; sono assistenti alle compravendite; oppure acquistano oggetti per la loro attività. In altre parole, si distinguono dai venditori personali che vendono oggetti che non utilizzano o non servono più oppure acquistano oggetti per uso personale.

Nell’Area professionale viene inserita una prima sezione chiamata “Apri la tua attività su eBay”, un tutorial che guida l’utente per creare lo shop online sul motore di ricerca dedicato alle aste su web.

Poi vengono dati consigli su come ottimizzare la propria offerta per i motori di ricerca, come renderla più interessante per i potenziali acquirenti, come migliorare il punteggio di valutazione, come interagire con gli altri utenti e come diventare un venditore con “affidabilità top”. Ma è soprattutto la sezione contenente gli strumenti, i tools, gratuiti e a pagamento, ad attirare l’interesse dei venditori. Se ne trovano di utili per la gestione delle vendite e del magazzino, altri per effettuare analisi marketing che permettono di capire i trend del negozio online, l’andamento del mercato di riferimento, i pagamenti con PayPal e le spedizioni.