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Valeria Tonella Valeria Tonella

L'E-COMMERCE VA "AL LARGO"

NON PIÙ AL SUPERMERCATO, MA SU INTERNET: LA SPESA DI TUTTI I GIORNI SI FARÀ ONLINE. NIENTE CODE, LIMITI DI ORARIO O AUTO DA PARCHEGGIARE. SCAFFALI E CORSIE RAGGIUNGIBILI COMODAMENTE DA CASA. MA SARÀ POSSIBILE?

L'e-commerce "navigherà" verso i prodotti di largo consumo? Sì, secondo un'indagine di Gfk Eurisko commissionata da Upa (Utenti pubblicità associati) e Google e condotta su 1.000 responsabili acquisti online di largo consumo in Italia.

Nonostante i limiti che l'e-commerce incontrava finora per questo tipo di beni (necessità di scegliere i prodotti "dal vivo", essere a casa al momento della consegna, sostenere costi aggiuntivi per la spedizione), un quarto dei rispondenti al sondaggio, circa 2,7 milioni, riconoscono i vantaggi del canale virtuale rispetto a quelli tradizionali. La fiducia va online all'insegna della Gdo (75%) e alle grandi aziende/marche (69%). Il 60% del campione si aspetta una crescita nei prossimi dieci anni; il 10% crede si arriverà a fare online tutta la spesa. 

Quali fattori potrebbero spingere in questa direzione? Sicuramente la probabilità, in futuro, di acquistare a prezzi minori rispetto a quelli del supermercato, con consegna gratuita e addebitamento solo al momento di ricevere la spesa. Una sfida non da poco per il settore.

Se tutto andrà bene, nei prossimi dieci anni l'e-commerce vedrà uno sviluppo che va dai 10 ai 50 miliardi di ricavi, con un 1 miliardo di investimenti pubblicitari.

Intanto i punti a favore sono molti: niente code, parcheggi, pesi da portare, vincoli di orario. Promozioni, a volte, più vantaggiose, assortimenti più vari. Tanto che, secondo l'Upa, il commercio online andrebbe inserito dall'Istat tra le voci dell'indice Bes, Benessere equo solidale, perché fa risparmiare tempo e denaro, offre una scelta più ampia e informa meglio il cliente.

L'e-commerce, dunque, come via per nutrire la relazione con il consumatore, anche nell'industria di marca, e rendere la spesa quotidiana o settimanale più comoda, conveniente e coinvolgente? Vedremo...