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Valeria Tonella Valeria Tonella

Sotto la doccia o davanti allo specchio: dove ritrovare la creatività

La creatività non è prerogativa degli artisti. È necessaria anche in un lavoro manageriale, tant’è che la sensazione di “non trovare l’ispirazione” o di “non avere idee” ci coglie tutti, indipendentemente da ciò che facciamo. Una abitudine da sviluppare è quella del “nuovo inizio” (la consiglia Inc. Magazine): fai una lista dei compiti che il tuo ruolo prevede come se fosse il tuo primo giorno. “Rinfrescherai” la mente, avrai più chiaro il quadro e penserai a modi di operare differenti. Insomma, ricomincia.
Un altro aiuto viene dall’esercizio “e se…”. Se ogni consegna dovesse essere terminata alla perfezione, cosa ti sarebbe richiesto di fare? Prendi ogni azione e metti l’asticella del meglio possibile. Il tuo cervello si attiverà per trovare la soluzione di maggiore qualità.
Se ti senti “bloccato”, puoi anche chiedere a qualcuno di ascoltarti: parla a ruota libera. Darsi al “flusso di coscienza” verbale (in inglese “flow”) è un’ottima strategia per evitare intasamenti psicologici e psichici. Una specie di “brainstorming” tra te e una persona che ti faccia da specchio, riflettendo le idee da tenere e quelle da scartare.
Certo, il consiglio più efficace, quando non si riesce a pensare, resta quello di… non pensare. Soprattutto se hai delle scadenze e ti prende l’ansia, molla la presa e concentrati su altro. La creatività non funziona su sollecitazione: è come chiedere a un cane non addestrato di saltare quando vogliamo noi. È più naturale “accedere la lampadina” se non siamo lì a forzare l’interruttore. È molto più probabile avere l’idea giusta mentre facciamo due passi, ci laviamo i denti o guidiamo. Consigliata anche una doccia calda. Per riprendere il concetto di “flusso” e dilatare i pori della pelle a tutti gli stimoli esterni.