Letture


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Se smettessimo di comprare, recensire le oche, soli più che mai: le letture del periodo

COSA ABBIAMO LETTO E COSA VI CONSIGLIAMO

Cosa succederebbe se un giorno smettessimo di comprare? È una chiara provocazione: non possiamo, letteralmente, smettere di comprare, ma partendo da un immaginario giorno in cui i commessi di tutto il mondo si ritrovano i negozi vuoti, J.B. MacKinnon rimette sotto i riflettori alcuni dati abbastanza preoccupanti. Per esempio, negli ultimi 20 anni, il numero di acquisti per persona è aumentato dal 60%; la durata degli abiti è la metà, ma la misura degli armadi è raddoppiata; crescere due figli in un Paese ricco equivale a crescerne 26 in un Paese povero. E così via. Non possiamo, letteralmente, smettere di comprare; ma è l’unica cosa che possiamo fare per salvare un certo posto chiamato Terra, e le sue risorse. Oppure dobbiamo rivedere, almeno un po’, il nostro stile di vita. Questo possiamo farlo?
L’autore: giornalista e scrittore canadese
Il libro in pillole: “Il XXI secolo ha dato forte rilievo a un dilemma cruciale: dobbiamo smettere di comprare, ma non possiamo smettere di farlo”.
Il giorno in cui il mondo smette di comprare, J.B. MacKinnon, Il Saggiatore

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Oggi recensiamo tutto: non solo i libri, ma anche i ristoranti, gli hotel, i film, i fotografi per matrimoni, i medicinali, i bagni pubblici, (sì, c’è chi lo fa). Le classificazioni a stelle sono dappertutto; per questo l’autore ha pensato di continuare su questa strada, recensendo, letteralmente, qualunque cosa: canzoni, bibite, luoghi, ma anche l’aria condizionata, internet, gli orsacchiotti di peluche, i tramonti. E su qualunque cosa, John Green riconosce l’immancabile impronta della specie umana: l’Antropocene è l’era geologica in cui viviamo oggi, e che dall’uomo prende il nome, perché mai come in quest’epoca abbiamo influenzato le sorti del pianeta. Una raccolta che vi farà guardare proprio a questo mondo con occhi diversi, e a capire che (forse) non siamo noi il centro di tutto, come pensiamo.
L’autore: scrittore (lo conoscerete per Colpa delle stelle)
Il libro in pillole: “Tutti recensivano tutto. Così mi trovai a pensare di recensire le oche del Canada”.
Benvenuti nell’Antropocene, John Green, Rizzoli

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In Giappone c’è un fenomeno che preoccupa: si pensa che molti anziani entrino volontariamente in prigione per avere compagnia. Lockdown, isolamenti, lavoro da remoto: sono due anni che sperimentiamo la solitudine, in forme diverse. Ma il “secolo della solitudine”, come lo chiama Noreena Herzt, non è iniziato nel 2020: molti di noi si stavano già sentendo soli, e da tempo. Non conosciamo il nome dei nostri vicini; affittiamo amici su internet (l’autrice lo ha fatto); lavoriamo così tanto da non avere tempo per altro. Giovani e anziani, donne e uomini: i dati parlano di una epidemia, e non da Coronavirus. Tutto questo deve stupirci? Forse no. Ma deve farci riflettere, perché è una crisi degli individui, sì, ma anche social, sanitaria ed economica.
L’autrice: economista e docente. È stata pubblicata su Internazionale.
Il libro in pillole: “Quanto ci sentiamo distanti dalla politica? Tagliati fuori al lavoro? Esclusi dalla società?”
Il secolo della solitudine, Noreena Hertz, Il Saggiatore

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