Interviste


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Dal volume N° 64

Se i webinar ti stancano, vai sulla Luna...

INTERVISTA A MARCO PIZZONI, FOUNDER & CEO DI WAY EXPERIENCE

 

1.Formazione ed eventi post lockdown: è cambiato il format? Se sì, come? Quali soluzioni concrete per coniugare il bisogno di formazione e quello di sicurezza?
(Es.: modalità digitali, forme ibride, previsioni per la ripresa di attività in presenza…)


Il futuro della formazione post lockdown passa sicuramente da format digitali, ma attenzione: il più grande nemico di ogni corso di formazione è la noia e purtroppo abbiamo tutti vissuto sulla nostra pelle la fatica che gli strumenti digitali (in particolare quelli di video conferenza) comportano e quanto possano essere noiosi e inefficaci.
Way da tempo stava lavorando a nuove modalità di formazione, cercando una corretta integrazione tra il fattore umano e strumenti immersivi ed emozionali (tecnologie di Realtà Aumentata e Virtuale) in grado di amplificare il trasferimento dei contenuti: la “Formazione tra Reale e Virtuale”. Questo nuovo format vede una narrazione esperienziale-immersiva guidata da uno o più formatori (attraverso piattaforme di comunicazione da remoto) che alterna:
•    speech,
•    contenuti multimediali,
•    esperienza VR (che vengono fruite tramite dei visori di Virtual Reality),
•    e/o esperienze in AR (fruite tramite i propri smartphone).

Questo nuovo format unisce l’empatia della formazione umana live all’efficacia del trasferimento spaziale-tridimensionale dei contenuti fruiti con tecnologie AR e VR: massima attenzione, massima emozione, massima formazione.

2. Quali sono i temi più richiesti in questo momento di ripartenza? Su quali aspetti del lavoro le aziende e i professionisti cercano più indicazioni e ispirazione – considerando le nuove necessità di lavoro in modalità “ibrida” o tutta da remoto?
(Es: gestione del cambiamento, gestione del team/della rete, affiancamento, relazione col cliente, assistenza al cliente, organizzazione del lavoro e del tempo in smart working, skills tecnologiche…)

Noi abbiamo avuto molte richieste per applicare queste nuove modalità di formazione in due importanti aspetti:
a.    l’induction delle nuove risorse;
b.    la formazione della rete vendite.
Per quanto riguarda l’induction, cioè la formazione per i neoassunti o per chi ha cambiato ruolo recentemente, è evidente quanto l’impossibilità di trasferire di persona contenuti, in questa fase post lockdown, rappresenti una forte limitazione: che la VR permette di superare.

La formazione della rete vendite ha decisamente bisogno di empatia ed emozione.
I webinar non sono in grado di colpire i profili commerciali. L’immersività e l’empatia che le tecnologie di Realtà Aumentata e Virtuale hanno permettono invece una forte efficacia su un target cosi importante e difficile da formare come quello commerciale.

Per questo ultimo target in Way abbiamo realizzato un’esperienza di formazione unica: un museo virtuale sulla luna che parla della corsa alla Luna!
Se vi state chiedendo cosa possa c’entrare con la formazione commerciale, sicuramente non avete dimestichezza con la missione Apollo…

La storia della missione Apollo è un link potentissimo per trasferire concetti quali:
•    la capacità di sognare,
•    la motivazione,
•    l’organizzazione,
•    la sfida contro un competitor;
•    soprattutto la capacità di dare alla propria organizzazione obiettivi alti ma raggiungibili.

Questo prodotto formativo permette di far vivere una sessione di formazione fortemente emozionale, e grazie all’integrazione con le tecnologie di Realtà Aumenta la narrazione bidimensionale diventa tridimensionale: la classe attraverso il proprio smartphone potrà “trasportare” la tuta di Amstrong, lo Sputnik o il Saturn 5 nella propria stanza o ufficio, attivando un processo di narrazione-formazione tridimensionale e spaziale.

3. Formatori (o realizzatori di eventi): come cambia la loro preparazione – sia nei contenuti che per le modalità di veicolazione?
(Es.: modo di rivolgersi al pubblico, messaggi da veicolare, riorganizzazione dei contenuti, interazione con i partecipanti…)

I formatori rimangono l’elemento centrale dei percorsi di formazione; cambia sicuramente il modo di adattare tempi e processi di divulgazione e trasferimento dei contenuti con l’utilizzo delle nuove tecnologie.

Credo che la Virtual Reality e l’Augmented Reality siano una meravigliosa opportunità per i formatori: nessuno si deve spaventare, queste tecnologie sono più semplici (e più “abbordabili” anche nei costi) di quanto si possa pensare, sia per quanto riguarda il loro utilizzo, sia per la realizzazione di contenuti.

Sono tecnologie “rinascimentali”, perché mettono sempre al centro l’uomo, che sia il formatore o la persona che deve essere formata.

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