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Sebastiano Zanolli Sebastiano Zanolli

Dal volume N° 23

QUANDO IL VENTO È CONTRARIO...

Quanto coraggio ci vuole per entrare nel mondo degli altri? Entrare, proporre, convincere e prendersi la responsabilità di farli contenti, pena la scomparsa dalle loro vite.

Quanto coraggio ci vuole per far sì che tutta la tua voglia di fare non diventi prepotenza?

Quanto ce ne vuole per superare la barriera della diffidenza, fatta di croste di paura, briciole di insensibilità, mattoni di sospetti? Sospetti verso di te, ma soprattutto verso il tuo mestiere.

 

Te lo sei chiesto mille volte, e non hai mai trovato una risposta che durasse più del viaggio fino alla casa del cliente, che durasse fino alla chiusura della cassa o fino alla fine della coda in tangenziale, quando sai che, per cena, con i tuoi, anche questa volta non ce la farai, ed è meglio avvertire con una telefonata.

 

Ma che vita è quella di chi vende?

Lo sanno tutti che chi vende non ha un cuore, se non per farlo battere forte mentre corre da una parte all’altra delle città intasate. Lo sanno tutti che chi vende baratterebbe l’anima con una copia commissioni firmata o con una media scontrino più alta del solito. Lo sanno tutti che non sei mai contento e che venderesti anche la medaglietta d’oro del battesimo se solo trovassi qualcuno interessato.

Tutti hanno una opinione su chi vende, mentre tu che vendi non puoi averne una su chi compra, perché chi compra è il “capo”. Non puoi averne sulla politica, sulla religione, su tutto ciò che è potenziale terreno di discussione. Anche avendola, l’opinione, non potresti esprimerla. Non devi, non è richiesta, soprattutto non serve.

 

Sempre giudicato.

Mai giudice.

Quanto tempo ci vuole per accettare di essere sempre dalla parte di chi deve e non è mai a credito? Quanta pazienza per non dire quello che certe situazioni ti tirano fuori come con un cavatappi? Quanto spirito per ricominciare ogni trattativa come se fosse una partita a flipper? Tutto riazzerato. Tutto da ricominciare e rifare.

E quanto coraggio serve per farsi giudicare da una platea infinita di opinionisti, compresi i tuoi figli e i tuoi compagni di vita, che hanno sempre consigli e rimproveri, ma che non prenderebbero mai in considerazione l’idea di scendere giù, sulla strada con te, a prendere tante sassate per intascare un solo “sì”.

 

Ecco, la bilancia della vita di uno che vende è così: sempre spostata, sempre fuori assetto.

Ci sei tu, che hai il dovere di capire, e il resto del mondo, che ha il diritto a essere compreso. Tu, che sei dietro il bancone, al telefono, dentro a uffici accoglienti come la Siberia, che guidi con le ginocchia mandando sms al prossimo cliente, e il resto del mondo, che chiede la calamità naturale al governo se lo scaldabagno non funziona. Quanto sangue freddo ci vuole?

Quanta convinzione che la tua capacità fisica e mentale supererà ancora una volta tutto questo?

Quanta fede e visione per alzarti domani mattina con l’energia necessaria per portare in giro le tue soluzioni e farle accettare a chi riesce a vedere solo quello che ha già visto e a credere solo in ciò in cui gli altri credono?

 

Tutto questo è la tua istruzione. Tutto questo è la tua università. Il tuo master. Vendere è un grande insegnamento, una scuola, l’unica che può fare a meno di aule, maestri, bacchette e lavagne.

Vendere è una di quelle materie che si studiano solo mettendosi alla prova. Come fare scherma senza protezioni. Come saltare in alto senza il materasso di gommapiuma che ti raccoglie. Come giocare a calcio senza parastinchi.

Tutte le botte sono vere, ma servono a spiegarti che il lavoro da fare è un’avventura maledettamente seria, anche se a volte fa ridere.

Come tutta la vita.

E come nella vita c’è chi decide di stare sugli spalti a giudicare, fischiare e applaudire, quando va bene, e c’è chi decide che se esiste un posto dove stare, allora quel posto è sul campo. E su quel campo non sarà tutto rose e fiori, ma è solo su campi di sfida come quello che si lascia un segno del proprio passaggio e si diventa un po’ più uomini o donne che stanno in piedi da sè.

 

Chi vende ha questa possibilità e dovrebbe tenerlo a mente.

Tutte le volte che il vento tira contro, dovrebbe tenerlo a mente.