Strategie e tecniche


Samuele Camatari Samuele Camatari

Dal volume N° 16

PERSONAL BRANDING: COME SI FA?

Le basi che ogni venditore dovrebbe avere per comunicare l'immagine di sè. Dal sito web ai social network, come alimentare la "reputazione digitale" ed essere riconoscibili agli occhi del cliente

 

Ogni venditore ha un suo stile, fatto di gesti, comportamenti e tecniche affinate negli anni. Il primo incontro con il cliente, quel primo faccia a faccia, resta un banco di prova importantissimo per concludere la trattativa, ma una buona strategia di comunicazione personale può aiutare a dimostrare quali competenze si possiedono anche nei giorni successivi. Perché il personal branding lavora su tutto quello che sta intorno alla vendita, spostando l’attenzione su chi vende e sulle sue peculiarità.

Molti sono gli strumenti con cui si può diffondere la propria immagine. Qui voglio proporre alcune idee, tutte di facile realizzazione.

 

Le basi

Partiamo da ciò di cui ha bisogno il venditore:

 

Quello che si trasmette con questi stratagemmi deve poi essere integrato con uno stile che abbini l'immagine alla personalità: molti formatori “vestono” con gli stessi colori del proprio brand, generando riconoscibilità a ogni nuovo incontro. La specificità del personaggio traspare in tutto ciò che lo riguarda.

 

Gli strumenti

Il personal branding ha bisogno di un megafono per esprimersi, e oggi il web è il miglior veicolo per piccoli e grandi venditori. Premetto subito che internet non è l’unica via, ma rientra in un mix più complesso che integra online (internet, appunto) e offline (incontri, contatti "di persona").

Se è vero, però, che internet può servire da curriculum, l’obiettivo è saper controllare i risultati dei motori di ricerca, facendo trovare ai clienti i contenuti voluti: se si è in cerca di un lavoro o si è appena partecipato a un evento, le persone cercheranno su Google informazioni aggiuntive e quello che troveranno deve giocare a proprio favore.

 

Il miglior modo per attirare clienti è un sito web dove racchiudere:

 

Il sito web diventa così la "roccaforte" da cui partire per dare consistenza al brand.

 

È vero anche, tuttavia, che senza un valido avamposto non è possibile primeggiare sul mercato. I social media sono dunque il luogo migliore per passare all’azione e dare voce a una strategia di comunicazione.

Quali sono? Vediamoli in sintesi.

 

Linkedin (http://www.linkedin.com) è un’ottima arma per i venditori e uno strumento per accrescere la propria credibilità agli occhi dei clienti.

Creare un profilo è semplicissimo, utilizzarlo invece non è così immediato. Qualche consiglio:

 

Spesso la risposta data in una discussione genera curiosità e interesse, rendendo ogni post un potenziale aggancio per una vendita futura.

 

Twitter (http://www.twitter.com) tiene informati su tutte le news inerenti il business.

È una buona piattaforma per dimostrare di conoscere la vendita meglio di chiunque altro.

Attraverso gli aggiornamenti ci si può tenere in contatto con i clienti e donare "vitalità" al brand.

È consigliato:

 

Più recente è Google+ (http://plus.google.com), considerato, per molti aspetti, simile a Facebook.

C'è una differenza, però: collegato al social network dello storico motore di ricerca si trova "Search plus your world", un sistema in grado di integrare nei risultati i post delle persone con cui si è in collegamento proprio su Google+.

Permette di:

 

Ricapitoliamo

 

Per iniziare