Pillole


Valeria Tonella Valeria Tonella

Dal volume N° 63

Non sei una start up, ma è meglio se ragioni come se lo fossi

“Non sei una start up, ma forse è meglio che cominci a ragionare come se lo fossi”.

Matteo Fusco di Beople.it ha scritto un articolo che voglio citare e poi invitarvi a leggere per intero: “nella migliore delle ipotesi – inizia – non si tratterà solo di una recessione, ma di un cambio quasi radicale di interi mercati”.

Tutte le ipotesi che fin qui abbiamo fatto su clienti, cicli di vendita, entrate, bilanci restano quello che sono: ipotesi. Cambierà il modo di viaggiare e di lavorare; impossibile pensare che restino uguali i modelli di business. Fusco, allora, parte da un consiglio fondamentale: “Dimenticati cosa offri e indaga i nuovi bisogni dei clienti e ricostruisci il tuo business partendo da questo”. E se questa pandemia facesse emergere valori nuovi?

E se, soprattutto, le aziende capissero (finalmente!) che niente deve essere dato per assodato, che i mercati sono troppo incerti per ragionare con modelli di business “certi”, che nessuna di loro, adesso, è tanto “matura” da potersi permettere di restare dov’è. Cambierà tutto oppure niente, ma non lo sappiamo. L’online crescerà a dismisura oppure no; ci stuferemo del digitale (dopo l’abbuffata di questa quarantena) oppure no; la paura contrarrà i consumi oppure no. Gli influencer e i divulgatori che in due mesi sono diventati punto di riferimento per milioni di follower manterranno questo ruolo oppure no. Siate consapevoli che tutto potrà essere… oppure no. “Per molte imprese la strada migliore potrebbe iniziare col rimettere tutto in discussione. Rimettendo in discussione quell’equilibrio trovato (fit) tra ciò che si offre e ciò che chiede il mercato. Dando per scontato che ogni impresa sino ad oggi abbia erogato prodotti e servizi partendo dal cliente – lasciatemi pensare che avvenga sempre così – sarà necessario verificare se esiste ancora questo fit e farlo in maniera costante nei mesi a venire”.