Lifestyle


Valeria Tonella Valeria Tonella

Non esiste un pianeta B: soluzioni (facili e pro) per un eco-ufficio

 

 

“Non cambiare il pianeta, cambia abitudini” è lo slogan di Friendly Shop, il primo negozio d’Italia specializzato in prodotti eco-sostenibili e zero waste, non alimentari. Con il progetto si vogliono diffondere quei prodotti eco-friendly che di solito non si trovano, riducendo gli sprechi (“waste” in inglese) e l’impatto sull’ambiente.


Altro che buco dell’ozono: le cose si cambiano cambiando il modo di viverle, diffondendo le pratiche più “virtuose” e con il buon passaparola. Quindi, prendendo spunto da un post su Linkedin di Davide Bertozzi, voglio elencare anch’io alcune abitudini che si possono mettere in pratica fin da subito in quel posto dove stiamo la maggior parte del tempo: l’ufficio.


•    Basta con le bottigliette di plastica: inquinano, e non sono più belle di queste stupende borracce di Chylli’s che tengono il freddo e il caldo. Se non volete spendere questi 30 euro, potete riutilizzare la stessa bottiglia di plastica per un po’ di tempo, riempiendola con l’acqua di rubinetto (che, nonostante quello che si dice, è buona nella maggior parte delle città italiane!)

•    Basta con i bicchierini del caffè: santi distributori automatici, però tutti quei bicchierini… tra l’altro in molti Comuni finiscono nel secco non riciclabile. Perché non prevedere in ufficio qualche tazzina in ceramica? Oppure, come per l’acqua, potresti avere la tua “cup” per il “coffee” che fa più figo. Ah! Ci sono macchinette del caffè (date anche in comodato d’uso, senza doverle comprare) con capsule biodegradabili: think about it!

•    Per il pranzo molti si dotano già di “schiscetta” in metallo o contenitori in vetro da lavare in lavastoviglie. Ottimo. Ci sono anche delle valide alternative alle posate e alle cannucce di plastica – magari un bel tovagliolo di stoffa per evitare salviette e salviettine? Come i bimbi dell’asilo, sì! Se avete bisogno di incartare il pranzo, esistono dei fogli compostabili e lavabili che durano fino a un anno e ti aiuteranno a dire addio alla pellicola (io la odio, per esempio!)


Schiscetta arriva dal verbo milanese schisciare, cioè schiacciare e indica proprio il gesto di pressione che pratichiamo sui nostri favolosi contenitori di plastica. Secondo i dati della Coldiretti/Ixè la schiscetta è praticata dal 40% degli italian. (fonte: Freeda)

•    Quanti spazzolini usi e butti via in un anno? E nel secco non riciclabile, purtroppo. La soluzione costa poco ed è compostabile: uno spazzolino in bambù – magari con un buon dentifricio solido senza confezione di plastica.

•    Se dovete ritoccare la vostra mise in ufficio, sapete che esistono spazzole, pettini, specchietti di legno naturale? O anche accessori a cui non penseremmo mai, come gli elastici per capelli in cotone.

•    In molto rifugi di montagna hanno ripristinato il caro, vecchio asciugamano di stoffa nei bagni: la carta che va buttata via è tantissima. L’igiene? In teoria (in teoria, eh) quando l’asciugamano si usa DOPO essersi lavati le mani, quindi l’igiene non dovrebbe essere il problema. Basta, poi, avere l’accortezza di cambiarlo con regolarità.


•    Non stampare la qualunque. So che leggere su carta è molto comodo, ma limitati a stampare le email e i documenti più importanti. Se devi condividere informazioni con i colleghi, piuttosto crea un archivio online condiviso a cui tutti possono accedere all’istante e su qualsiasi dispositivo (viva Dropbox!) P.S. stampate fronte-retro, in bianco e nero e in modalità economica o veloce!


•    In inverno attenti al riscaldamento: si può fare in modo di avere temperature gradevoli senza prendersi malanni da sbalzi di temperatura! E i consumi caleranno. Lo stesso vale per il condizionatore d’estate.


•    C’è chi già va in ufficio in bicicletta o con i mezzi, riducendo il consumo di carburante in auto. Mai pensato di fare delle macchinate in comune con altri colleghi?


•    Attenzione alla raccolta differenziata in ufficio: la fai già a casa? Benissimo. Uno sforzo in più nel posto dove lavori porta benefici incalcolabili.


•    Attenzione ai post-it! La tentazione di usarne uno per ogni pensiero/appunto/bozza è fortissima, però in poco tempo rischi di riempire il cestino della carta: usane uno per scrivere più cose oppure prendi una agenda e segna tutto lì. La butterai a fine anno (io le conservo). Puoi anche appendere una lavagnetta magnetica o usare le note del telefono. Su.


LIVELLO PRO
•    Davide Bertozzi consiglia di ridurre l’uso di pile (complesse da smaltire) per esempio scegliendo mouse con il filo o ricaricabili (ottima idea!)


•    Penne ricaricabili, come queste della Stabilo.

•    Cartucce per stampante ricaricabili, come queste della Epson (anche le cartucce della stampante hanno un processo di smaltimento molto articolato).

•    Borse, zaini? Dai un’occhiata al sito www.ilvestitoverde.com dove una ragazza, molto giovane tra l’altro (brava!), si impegna a selezionare e segnalare brand di moda e accessori “green”, fuori dal circolo della fast fashion e con materiali di qualità. Io faccio la corte a questo zaino porta computer da un po’ (presto sarai mio!)


•    Prendere appunti sul tablet, per ridurre il consumo di quaderni o block-notes: impossibile? Guardate il video di questa youtuber che sull’iPad prende appunti, disegna, studia…

•    Non metterti in stand-by! Da Focus: “Elimina gli screen saver che consumano energia quando non sei alla scrivania e imposta invece il computer in modo che vada in sospensione o ibernazione dopo più di 10 minuti che non viene utilizzato. Ricordati di spegnere lo schermo, dopo che hai spento il pc, e non lasciare apparecchi in stand-by alla fine della giornata e prima del weekend. Uno studio compiuto lo scorso anno su 800 aziende del Regno Unito ha dimostrato che i computer lasciati in stand-by costano ogni anno a tutte le imprese britanniche la cifra impressionante di 34 milioni di euro”.


•    Deodoranti per ambiente? Se l’aria in ufficio diventa pesante (e non per l’imminente presentazione con il cliente prevista per fine mattinata), attenzione ad abusare di spray o simili: i diffusori spesso non sono riciclabili e, ancora più spesso, contengono sostanze che, respirate a lungo, non fanno benissimo. Il consiglio della nonna: arieggiate ogni giorno. Bastano 15 minuti, anche d’inverno. Se avete il pollice verde, circondatevi di piante: più ossigeno e ormai si sa, il giardinaggio è un ottimo antistress.


E infine il consiglio più “banale” (che banale non è)
•    Vai a pranzo? Vai in riunione o in pausa caffè? Spegni le luci che non servono. Sembra banale, ma i consumi e gli sprechi si combattono anche così.

Avete altre idee? Condividetele!