Noi e gli altri


Redazione V+ Redazione V+

Dal volume N° 62

Ha senso parlare di "passione sul lavoro" in una crisi?

 

“Cercasi persone appassionate”. Bello, ma è facile seguire la passione al lavoro? Per niente. Soprattutto se siamo nel mezzo di una pandemia globale.

In tempi non sospetti, Deloitte ha condotto una ricerca su 3 mila lavoratori Usa full-time, di diversi settori e livelli, e solo il 20% ha dichiarato di appassionarsi davvero a quello che fa. La domanda delle domande resta una: come trovare e continuare a provare una passione? E adesso: senza prospettive, senza punti certi, senza sicurezza, io della mia passione cosa me ne faccio?


Harvard Business Review: “Esistono tre chiavi per capire la passione: primo, la passione non è qualcosa che uno trova e basta, la deve sviluppare. Secondo, è impegnativo seguire una passione, soprattutto se l’andamento dei risultati è altalenante. Terzo, la passione può portarci fuori strada, dunque è importante riconoscere i suoi limiti”. E già tutto questo è rassicurante, perché sfata dei miti ed evita di farci sentire in colpa se non ci sentiamo sempre completamente coinvolti dalla nostra professione o se lo scenario è tutt'altro che favorevole. Siamo umani.


Meglio quindi essere pragmatici, e qui l’HBR dà due consigli su tutti:

1. la passione non è qualcosa di fisso, non è che o hai passione per qualcosa o non ce l’hai; anzi spesso ci vuole tempo perché scatti l’interruttore. La passione richiede che, di pari passo, crescano le competenze, la sicurezza in noi stessi, le relazioni con i colleghi o i clienti. Il rischio, al contrario, è di perdere fiducia e di smettere velocemente di cercare nuovi obiettivi.


2. Poi è più produttivo e utile focalizzarci non so su ciò che è più “divertente”, ma su ciò a cui teniamo di più. Può suonare una differenza sottile, ma il divertimento ci alleggerisce per un po’ e può portarci ad andare più o meno a fondo in quello che siamo; se ci concentriamo invece su qualcosa a cui teniamo, tiriamo in ballo la nostra essenza, i nostri valori, l’impatto che vogliamo avere. Esistono ricerche che dimostrano che, se ci impegniamo in una attività che ci piace e basta e che non ci dà stimoli di crescita, avremo risultati meno significativi in 9 casi su 10. Questo perché la passione, quella vera, ci permette di godere sì dei bei momenti, ma di sostenere anche quelli brutti.


Per concludere, la parola tedesca che sta per “passione” è “Leidenschaft”, letteralmente “capacità di tenere duro e affrontare le difficoltà”. È insomma la combinazione di passione e perseveranza che ci spinge a ottenere di più.
Mentre insegui la passione, ricordati che la chiave è la resilienza, l’adattamento, perché un processo continuo e pieno di ostacoli. La passione può anche calare nel tempo e poi aumentare. Non per questo è meno… appassionante” (Jon M. Jachimowicz)