Prospettive


Valter Ribichesu Valter Ribichesu

Dal volume N° 63

Formazione post Covid: no al digitale a ogni costo

 

 

Voglio essere chiaro sin da subito: pensare di poter buttare oggi tutta la formazione sul digitale, significa perdere e non guadagnare.

Ovviamente è necessario un distinguo: molto dipende dalla materia.

Tutorial e webinar già da tempo risolvono problemi legati al trasferimento e alla maturazione di alcune hard skill a bassa performance; ciò nonostante, se si punta ad addestrare le persone in attività complesse o a far crescere e sviluppare le soft skill, non si può fare a meno di tenere presente che l’interazione fruibile solo in un’aula tradizionale e/o durante l’affiancamento restano fondamentali.

Noto sempre di più che sta maturando un’idea, talvolta addirittura auspicata: quella che il prossimo futuro, quello post emergenza sanitaria per capirci, sia fatto di meccanismi e abitudini esclusivamente digitali. Che il mondo abbia avuto un’accelerata importante in questo senso sono io il primo a sostenerlo, che questo porterà dei vantaggi idem, solo facciamo attenzione a non buttare via il bambino con l’acqua sporca, perseguendo futuri fantascientifici.

Il digitale a ogni costo non è la soluzione. Sento dire con entusiasmo da più parti “sto lavorando di più adesso che non ho da fare viaggi e spostamenti rispetto a prima”. Vero, a dimostrazione che la tecnologia “assoluta” non aiuta l’essere umano a lavorare meno, al contrario, lo obbliga a lavorare di più, e lavorare di più non necessariamente significa lavorare meglio e ottenere risultati migliori. Per quanto il futuro possa apparire affascinate, rimarrà ancora futuro per alcuni anni, forse per un decennio.


La formazione avrà senz’altro un giovamento nel prossimo futuro dalla digitalizzazione, ma questo quando le tecnologie legate all’Intelligenza Artificiale consentiranno un’interazione molto più efficace di quella disponibile oggi nei vari LMS (Learning Management System) tra formatore e discenti. I frigoriferi che parlano, gli assistenti vocali che ti accendono la televisione o diffondo musica per la casa o l’ufficio, sono poco più che dei gadget molto divertenti, ma non sono senz’altro in grado di sostituire l’essere umano in operazioni che richiedono scelte, adattamenti e interazioni complesse come quelle che si innescano nelle aule di formazione, nelle convention, nelle riunioni, nei colloqui di lavoro o durante gli affiancamenti.
Quando saranno disponibili piattaforme dedicate alla formazione che integrino tra loro sistemi di Machine Learning, Chatbot, Virtual Assistant… a un livello di sviluppo ben più ampio di quello odierno, allora vedremo un’evoluzione significativa dagli attuali LMS in qualcosa di più significativo. Magari nel settore formazione vendite vedremo dei sistemi di “Sales Training Management System”, ma fino ad allora la formazione erogata solo in video sarà uno strumento inadeguato per le esigenze dei mercati attuali. I mercati adesso hanno bisogno (specie in alcune aree come ad esempio quella commerciale) di qualcosa che vada oltre al semplice video con esercizi acclusi, e di fatto è quello che offrono oggi anche i più evoluti LMS.

Senza ombra di dubbio alcune attività verranno integrate, affiancate e ampliate dal digitale (cosa che per altro sta già avvenendo), parlare di una completa sostituzione a breve è fantascienza. Una visione molto affascinante sulla quale vale sicuramente la pena lavorare, ma per un futuro che non è quello del prossimo mese.