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Valeria Tonella Valeria Tonella

Dal volume N° 40

Facebook: «Futuro incerto per i siti web; useremo solo sette app»

 

L’era dei siti web e delle stringhe Url sta per finire. I dispositivi mobile proliferano, e la maggior parte degli utenti non mondo non userà mai un computer, ma solo smartphone e tablet.
Jon Lax, direttore del settore “product design” di Facebook, prospetta questo scenario in un’intervista a Mashable.com, e non sono cose da poco.
Lax è chiaro: esistono ormai due piattaforme dominanti, Android e iOS, e al loro interno si è creato un vero ecosistema che ha portato al successo un nuovo modo di rapportarsi con la tecnologia: le applicazioni.
A proposito di app: «Le persone ne useranno sette e non di più, tra cui sicuramente Facebook, Instagram, Whatsapp e Messenger. Se sei un’azienda e stai progettando una app, devi chiederti: come puoi essere una delle sette? Ci sono milioni di app, oggi, e non possono rientrare tutte nel gruppo».
Insomma, ci sarà da dare di gomiti, soprattutto per le piccole imprese che magari non riusciranno mai a creare una app da zero – e non è tutto. Il mobile, spiega Fox, ha cambiato il modo in cui l’informazione viene distribuita. Secondo Fox, non è vero che le aziende rischiano di perdere la loro identità dentro Facebook, anzi: devono integrarvisi e avranno sicuramente successo nel farlo. Devono mantenere il punto di vista della “comunità”, e Facebook, in questo senso, aiuta a connettere il business con le persone. Se creare un’app è complesso, tecnicamente parlando, non lo è creare una pagina sul social, radunare lì un pubblico, fare lì il business.
E i siti web? «Quelli aziendali tendono a diventare tutti uguali. È più facile per le persone muoversi da sito a sito e trovare ciò di cui hanno bisogno. Tuttavia ogni sito è “dominato” dal marketing e da un brand, e se conta più il design, il sito non serve più a risolvere un problema alle persone, ma diventa semplicemente qualcosa di artistico. Molti dei miei amici web designer sono concentrati sulla creazione di siti, e la cosa mi fa arrabbiare, perché non credo che questo tipo di business crescerà ancora».
Cosa consiglia Lax, in definitiva? «I creatori di siti che stanno facendo un lavoro interessante lo stanno facendo dentro piattaforme come Facebook, trovando modi intelligenti di lavorare. Prendiamo i giornalisti: gli Instant Articles sono un ottimo modo per raccontare storie, e con i video live gli utenti raccontano storie autentiche da un punto di vista personale. Questi strumenti ci permetteranno di sbloccare una grande quantità di creatività finora inutilizzata».
Qual è il destino dei siti web? «Internet è un sistema enorme che impiegherà del tempo per sprigionare tutta la sua “energia”; però i dati non mentono: ci stiamo spostando verso il mobile e continueremo così. Ma non è detto che i siti web spariranno: in fondo la gente compra ancora i vinili…».
Traduzione non integrale dell’intervista a Jon Lax, Facebook, Mashable.com by Ariel Bogie