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Valeria Tonella Valeria Tonella

E scarica 'sta app: un mondo di cose inutili (e tempo perso)

Se dovessimo cercare un esempio della regola della vendita postulata da Steve Jobs (non puoi solo chiedere ai clienti che cosa vogliano), si potrebbe trovare nello strano mondo delle app. Strano perché ci si trova, ormai, davvero di tutto. C’è una app per qualsiasi cosa, e sembra più per tentativo di totalizzare download che per una reale domanda...   L’app per misurare la febbre: ne avevamo davvero bisogno? Usa la fotocamera (dell’iPhone) per calcolare il numero di battiti cardiaci a riposo e da questi la temperatura corporea approssimativa (alcuni giurano che sbagli solo di un paio di decimi...)     Poi, “fantastica”: l’app per guadagnare con il sudore. Letteralmente. Si chiama Sweatcoin (sweat, in inglese, è sudore) e ti paga se cammini o corri. Mille passi corrispondono a una moneta spendibile in un negozio virtuale. Ne sono nate altre sull’onda (Movecoin, per esempio), poco male che per raggiungere dei risultati accettabili sia necessario coinvolgere altri utenti (in una specie di stranissimo networking) e che il Gps resterà sempre acceso, con alti dispendi di batteria e di privacy...     Siccome viviamo in un’epoca senza fantasia, BroApp aiuta gli uomini a generare (e inviare) messaggi sdolcinati per la fidanzata e poter, quindi, trascorrere più tempo con gli amici (“bros”, “fratelli”). Sperando che la ragazza non scopra l’applicazione e un’eventuale altra destinataria...   E fidatevi, esistono davvero app per tutto (misurazione dei movimenti intestinali inclusi...) Purtoppo l’immagine è quella di un mercato basato soprattutto sulle notifiche push, sulle pubblicità altrettanto invadenti e sulla cessione irragionevole di dati personali. Gli smartphone si intasano, le nostre vite anche - e il tempo libero è sempre meno libero (vuoi sapere quanto tempo tu stia sul telefono? Usa Moment per un giorno e resterai scioccato). Ma il trend sembra essersi invertito: la maggior parte di noi mantiene le applicazioni giudicate “essenziali” (WhatsApp, Facebook... e il meteo), eliminando le altre dopo poco averle scaricate.   Less phone. More real life. Speriamo.